Il 14 gennaio arriva nelle sale italiane il film diretto da Ryan Coogler nel quale l'attore riprende il ruolo di Rocky Balboa: questa volta però non combatte, ma allenerà il figlio del suo antico amico e rivale Apollo Creed. Un film di riscatto e di lotta, che ha convinto la critica americana. E c'è già chi sente profumo di Oscar. IL VIDEO IN ANTEPRIMA E IL TRAILER
Sylvester Stallone di nuovo nei panni di Rocky Balboa, non più da protagonista, ma al fianco di un giovane pugile che vuole seguire le orme del padre. E' questo il tema di Creed - Nato per combattere, il film diretto da Ryan Coogler e che uscirà nelle sale italiane il 14 gennaio che vede Stallone riprendere il ruolo che gli diede fama internazionale negli anni '70. Questa volta però non c'è da tornare sul ring. Invecchiato, ingrigito, ritiratosi a fare il ristoratore, Rocky Balboa viene rintracciato da Adonis Johnson (Michael B. Jordan), figlio del suo antico amico e avversario Apollo Creed (ucciso da pugni di Ivan Drago in Rocky IV), perché gli faccia da allenatore.
Critica convinta. E c'è chi parla di Oscar per Stallone - Siamo lontani dai toni muscolosi e trionfanti dello Stallone degli anni '80. Creed è, come il primissimo Rocky del 1976, soprattutto una storia di riscatto e di lotta contro i propri demoni, che ha entusiasmato gran parte della critica americana facendo gridare al piccolo capolavoro. Non a caso Sylvester Stallone, che qui, fin dal titolo, si riserva il ruolo di comprimario di lusso, per questo film ha incassato la seconda candidatura ai Golden Globe della sua carriera. La prima, guarda caso, l'aveva ottenuta proprio per il Rocky del 1976. E c'è chi già prevede (e auspica) un possibile Oscar da non protagonista per l'ex "Italian Stallion".
La clip e il trailer - Qui sopra una clip in anteprima del film in uscita il 14 gennaio, mentre qui sotto il trailer di Creed
<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/my81HQ4UpQs" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>