Addio a Franca Rame, una vita tra teatro e impegno civile

Spettacolo
L’attrice Franca Rame. Credit: Fotogramma

L’attrice e autrice è morta a Milano dopo una lunga malattia. A luglio avrebbe compiuto 84 anni. Storico il sodalizio con il marito Dario Fo, premio Nobel per la letteratura nel 1997. Figlia d'arte, è stata anche parlamentare

Una vita dedicata al teatro, ma anche all'impegno politico e civile. L'Italia perde una protagonista del panorama culturale, che tra il palcoscenico dell'arte e quello della vita, aveva calato un ponte da percorre in entrambi i sensi, da un lato per raccontare la realtà, spesso cruda, a sipario aperto, dall'altro per portare un po' di poesia nel quotidiano più aspro.
Franca Rame si è spenta oggi, mercoledì 29 maggio, all'età di 83 anni (ne avrebbe compiuti 84 a luglio): nell'aprile 2012, un ictus, che l'aveva costretta ad un ricovero d'urgenza al Policlinico di Milano era stato forse il primo segnale di una debolezza fisica, non certo di spirito.
La camera ardente sarà allestita giovedì 30 maggio a partire dalle ore 10 al Piccolo Teatro di Milano, e resteràaperta anche di notte. Franca Rame verrà ricordata
con una cerimonia laica venerdì mattina alle 11 davanti al teatro Strehler.

L'incontro con Dario Fo - Figlia d'arte, la Rame conobbe il palcoscenico prima ancora d'ogni altra esperienza: comparve, infatti, appena nata nel ruolo di infante in una delle commedie allestite dalla compagnia familiare.
La 'consapevolezza del mestiere' era arrivata nei primi anni '50 quando entro' nella compagnia di Tino Scotti per lo spettacolo 'Ghe pensi mi'. Intanto, il bivio della vita è alle porte e sul calendario segna la data del 24 giugno 1954: Franca Rame sposa Dario Fo nella Basilica di Sant'Ambrogio a Milano (nasce nel 1955 il figlio Jacopo). Un'unione non soltanto privata perché i due stringono un'alleanza che li porterà singolarmente e in coppia a siglare numerose pagine della storia italiana.

I primi anni del duo al teatro - A partire dal profilo culturale, con la creazione nel 1958 della 'Compagnia Dario Fo-Franca Rame' destinata ad un rapido e significativo successo. Con il '68, i due scoprono anche il volto dell'impegno politico e civile abbracciando le nuove ideologie emergenti, che portera' successivamente Franca Rame, alla fine degli anni '70 ad unirsi alle file del movimento femminista.
L'attività teatrale, nel frattempo, vede il duo Rame-Fo in una serie di abbandoni e fondazioni di compagnie: lasciano il circuito dell'ETI nel 1968 per fondare il collettivo Nuova Scena, dalla separazione dal quale nasce un nuovo soggetto, La Camune, attivo nei circoli Arci e nei 'teatri inediti' come fabbriche e scuole occupate con spettacoli di satira politica.
La Rame attrice approda alla fine degli anni '70 all'interpretazione di propri testi ('La madre', 'Grasso e' bello!', 'Tutta casa, letto e chiesa') , cui anni dopo s'aggiunge 'Lo stupro', testo ispirato alla drammatica esperienza personale vissuta nel 1973, quando Franca Rame venne rapita e violentata da cinque esponenti di estrema destra.

La politica, l'impegno civile, il Nobel a Fo - Solo due anni prima, l'attrice si era pubblicamente esposta sottoscrivendo una lettera aperta, pubblicata dal settimanale L'Espresso, sulla morte del ferroviere anarchico Pinelli, in cui numerosi esponenti della cultura e della politica chiedevano la destituzione di alcuni funzionari.
Nel 1997, l'assegnazione del Nobel per la letteratura al marito Dario Fo.
Nella vita dell'attrice e autrice c'è stato posto anche per l'impegno istituzionale con l'elezione al Senato nel 2006 in quota IdV, incarico lasciato dopo due anni.
La notizia della morte è arrivata a Palazzo Madama durante il dibattito sulle riforme costituzionali. Il presidente del Senato ha interrotto i lavori per annunciarne la scomparsa, ricordando il suo impegno come senatrice . L'Aula gremita le ha tributato un minuto di silenzio

L'autobiografia  - L'attrice ha dedicato gli ultimi anni alla propria autobiografia ('Una vita all'improvvisa'), immancabilmente scritta con il marito, ma anche, e soprattutto ancora, a calcare il palcoscenico: tra il 2011 e il 2012, infatti, i due hanno riportato in scena il celebre Mistero buffo, opera di Dario Fo, presentata per la prima volta nel 1969.

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