L'attore passa dietro la macchina da presa per dirigere e interpretare Ti ho cercata in tutti i necrologi, racconto al limite del grottesco di una spietata caccia all'uomo. Il film in sala dal 30 maggio. Guarda la clip
A oltre venticinque anni da Ternosecco (era il 1987), Giancarlo Giannini, uno dei volti più rappresentativi del cinema italiano, ha deciso di tornare nuovamente dietro la macchina da presa per girare un film nel doppio ruolo di regista/attore. Ti ho cercata in tutti i necrologi, questo il titolo scelto da Giannini per la sua seconda prova da autore, arriva nelle sale italiane il 30 maggio e racconta un'angosciante caccia all'uomo. Protagonista del film è Nikita, un uomo che finisce coinvolto in una partita a poker in una sperduta villa fuori Toronto che lo getta sul lastrico. Per poter estinguere il suo debito di gioco gli viene proposta una caccia all'uomo: 20 minuti separano lui dai creditori che, con i fucili in mano, avranno quel lasso di tempo per stanarlo ed ucciderlo. Se riuscirà a sopravvivere il suo debito sarà annullato. Ma questo è solo l'inizio di una trama che si snoderà in modo inaspettato e misterioso.
"E’ tanto che ho in mente questa storia - ha detto Giancarlo Giannini - Io la trovo avvincente e provocatoria, con al centro un personaggio che mi preme di rappresentare come non mi succedeva da anni pieno com’è di sfumature e di contraddizioni, e abbastanza anomalo rispetto a ciò che si vede abitualmente al cinema, soprattutto dal punto di vista della recitazione". Il regista attore ha poi spiegato che si tratta di "una storia difficile, certo. Di un uomo dal destino sofferto ed epico, che corre su un margine scivoloso della nostra società e su cui si inerba un sentimento di amore disperato e bizzarro, che va un po’ oltre le nostre esperienza di tutti i giorni, ma è su tutto questo che sinceramente ho voglia di mettermi alla prova".
"E’ tanto che ho in mente questa storia - ha detto Giancarlo Giannini - Io la trovo avvincente e provocatoria, con al centro un personaggio che mi preme di rappresentare come non mi succedeva da anni pieno com’è di sfumature e di contraddizioni, e abbastanza anomalo rispetto a ciò che si vede abitualmente al cinema, soprattutto dal punto di vista della recitazione". Il regista attore ha poi spiegato che si tratta di "una storia difficile, certo. Di un uomo dal destino sofferto ed epico, che corre su un margine scivoloso della nostra società e su cui si inerba un sentimento di amore disperato e bizzarro, che va un po’ oltre le nostre esperienza di tutti i giorni, ma è su tutto questo che sinceramente ho voglia di mettermi alla prova".