Il teatro e il cinema piangono Mariangela Melato

Spettacolo

Per Carlo Repetti, direttore dello Stabile di Genova, "la cultura perde un punto di riferimento". Per Gabriele Lavia "la si può paragonare solo ad Anna Magnani". Ugo Pagliai: "Donna eccezionale e  grande artista". Dario Fo: "Aveva un talento naturale"

Immediate le reazioni del mondo della cultura alla notizia della morte di Mariangela Melato, deceduta a Roma all'età di 71 anni dopo una malattia. I primi a parlare sono attori e registi legati all'attrice nata a Milano dal comune percorso artistico. "Sono affranta" è stato il commento di Lina Wertmuller, che la diresse in Mimì Metallurgico ferito nell'onore e in Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto. "Non sapevo che si fosse aggravata - prosegue la regista -. Conoscevo la sua lotta per il tumore, ma non che fosse a questo punto senza ritorno". "Siamo qui per lei - ha detto poi a Sky Tg24 - e sarebbe contenta di vederci, anzi chissà che non ci veda da qualche parte. Non la vedevo più da un anno e mezzo circa, ma per me è una grande amica".

Massimo Ranieri: "Perdo un'amica"
- "E' una perdita prima di tutto umana, come donna. Era di una simpatia, di un intelligenza e di una cultura straordinaria". Così Massimo Ranieri, ai microfoni di SkyTG24 ricorda Mariangela Melato. "Era una delle più grandi attrici del Novecento. Le giovani attrici non hanno più un punto di riferimento". "Io - ha aggiunto - perdo una amica".

Dario Fo: "Era un talento naturale" - "Ora scopro che era malata da tempo, ma non sapevo niente. L'ultima volta che io e Franca l'abbiamo vista, all'inizio della scorsa estate, Mariangela era felice, gioiosa come sempre, abbiamo scherzato. Non mi aspettavo che soffrisse tanto. Era sempre una presenza festosa" le parole a SkyTG24 di Dario Fo. E ricorda gli esordi in teatro con lui: "Era un talento naturale, Franca lo capi subito". (VIDEO)

Lavia: "Si può paragonare solo alla Magnani" (VIDEO)
- Interpellato da SkyTG24 Gabriele Lavia ricorda che quando conobbe la Melato, "era una ragazza, subito di lei si diceva che aveva una qualità in più". "Mariangelina - prosegue il regista - era un libro aperto, in scena non faceva mai un personaggio, era lei. Si può paragonare solo ad Anna Magnani, aveva quella qualità, quell'altezza di poesia per cui non c'era nessuno in palcoscenico se non lei. Riusciva a dimenticare ogni tecnica e ogni scuola". Riguardo al suo privato Lavia rivela che la Melato "era una persona meravigliosa, era triste, angosciata, sempre incazzata con il mondo, perché una persona intelligente non può essere felice in questo mondo".

Repetti: "La cultura perde un punto di riferimento" (VIDEO)
- A SkyTG24 parla anche Carlo Repetti, direttore dello stabile di Genova presso il quale lavorava la Melato, l'attrice "è stata vent'anni la storia della nostra vita dello stabile di Genova, è stata cinquant'anni di storia del cinema, del teatro, della cultura italiana". "E' stata una donna insostituibile - continua Repetti -  una donna dagli altri valori civili e morali, che ha saputo mettere nel lavoro tutta la forza della quale è stata capace, ricambiata dal pubblico che l'ha amata in modo assoluto". Con lei, secondo Repetti, "la cultura perde un punto di riferimento fondamentala. Era un'attrice unica, sensibilissima, spontanea e intelligente. molto esigente con se stessa e con gli altri sapeva che il teatro è un'avventura difficile che funziona solo se la si fa tutti insieme in armonia. Aveva un grande rispetto per tutti i suoi compagni, che fossero attori o che fossero tecnici di scena".

Pagliai: "Persona eccezionale" (VIDEO)
- Parlando a SkyTG24 Ugo Pagliai si è detto "veramente addolorato". "Mariangela Melato era una persona eccezionale e un'artista straordinaria di grande talento". Mariangela ha dato esempio di come si debba e si voglia fare lo spettacolo - ha proseguito Pagliai -. Passava dalla tragedia alla commedia e al musical con una grande facilità. Sapeva fare veramente tutto".

Ronconi: "Ha vinto tutte le sfide che lo ho posto"
- "Io e Mariangela siamo come fratello e sorella. E' stato un legame intensissimo, anche professionalmente". Luca Ronconi ricorda così la Melato. "Tutti i ruoli che le ho affidato - spiega il regista - erano delle sfide: lo era Olimpia nell"Orlando Furioso', lo è stata di recente Nora nell'ultimo spettacolo che abbiamo fatto insieme. Lei le ha vinte tutte. Era una sfidissima 'Quello che sapeva Maisie' e lei l'ha stravinta".

Il ricordo di Pisapia - "Questa mattina ci ha lasciato una grande persona e una grande attrice. Mariangela Melato, che a Milano è nata e di cui è cittadina benemerita, ha saputo esaltare il teatro e il cinema attraverso le sue numerose e importanti presenze sceniche sia con ruoli drammatici, sia in commedie" ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia. "La capacità di adattarsi a ruoli diversi, di entrare così a fondo nei personaggi da lei interpretati, rappresentano una dote naturale che le ha permesso di essere una delle artiste più apprezzate dal pubblico e dai registi".

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