Blade Runner, arrivano prequel e sequel. E serie animata

Spettacolo
Una scena tratta da Blade Runner
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La Alcon annuncia di aver acquistato i diritti del film culto diretto da Ridley Scott. In coproduzione con Warner verranno realizzati due pellicole e un cartoon per la televisione

di David Saltuari

"Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi" è una delle battute più celebri nella storia del cinema. Finita su magliette e citata ovunque ora potrà arricchirsi di nuovi elementi. Oltre alle navi in fiamme al largo dei bastioni di Orione o i raggi gamma che balenano alle porte di Tannhauser, infatti a stupire gli occhi degli umani potrebbero arrivare un sequel e un prequel di Blade Runner, il film culto diretto nel 1982 da Ridley Scott. La Alcon Entertainment, partner della Warner Bros, ha acquistato i diritti di sfruttamento della pellicola con Harrison Ford e, secondo i termini dell'accordo, potrà riutilizzare personaggi e situazioni tratte dal film. Escluso, invece, la possibilità di girare un remake.
Tra i progetti in ballo, oltre ai due lungometraggi, anche una possibile serie animata per la televisione. Tutti i prodotti saranno distribuito dalla Warner Bros.

Per la Alcon si tratterebbe del più grande investimento della propria storia. Fondata nel 1997 dai produttori Broderick Johnson e Andrew Kosove, tra i suoi titoli di maggior successo si ricorda il thriller diretto da Christopher Nolan Insomnia, la commedia romantica P.S. I Love you con Gerard Butler e Hilary Swank, Blind Slide, che è valso lo scorso anno l'Oscar come miglior attrice a Sandra Bullock e il fantathriller Codice Genesi (The Book of Eli) con Denzel Washington.

Blader Runner, uscito nelle sale di tutto il mondo quasi trent'anni fa, è ormai considerato uno dei grandi classici della fantascienza e del cinema americano. Ambientato in una lugubre e piovosa Los Angeles del 2022, il film è tratto dal romanzo Ma gli androidi sognano pecore elettriche? dello scrittore Philipp K. Dick. Ridley Scott diresse questo film immediatamente dopo Alien, confermandosi uno degli autori più importanti e visionari per il cinema degli anni ottanta. Il film è entrato a far parte della selezione di pellicole da preservare della Biblioteca del Congresso americano nel 1993.

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