Il film del comico pugliese 'Che bella giornata', nelle sale dal 5 gennaio, sorpassa anche 'La vita è bella' e diventa il film italiano più visto di sempre. Otto milioni di incassi solo nel week-end
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Sono bastati tre mesi per sconvolgere una classifica rimasta uguale fin dal 1997, quando "La vita è bella" di Roberto Benigni divenne il film italiano che oltre ad aver ricevuto tre Oscar aveva incassato di più. Da oggi il primo in classifica è invece il fenomeno Checco Zalone che, con "Che bella giornata", in soli 11 giorni chiude la partita con Benigni: 31.479.000 euro contro 31.231.984. Ma la top ten dei film italiani più visti era in realtà già cambiata con l'uscita il 1 ottobre di un altro fenomeno, "Benvenuti al Sud" di Luca Miniero che si era collocato di diritto al secondo posto. "Benvenuti al Sud", tra l'altro, è ancora in sala e ha raggiunto 29.804.292 (a meno di un milione da Benigni).
Insomma, con questo terremoto nella classifica, viene ribadito, se ce ne fosse ancora bisogno, che l'eccezione del film di Benigni, l'unico di argomento parzialmente serio, è davvero e resta un'eccezione. Sui dieci film nella top ten per incassi troviamo infatti solo commedia, tre film di Pieraccioni (Il ciclone, Fuochi d'artificio e Il paradiso all'improvviso), due cine-panettoni Filmauro (Natale sul Nilo e Natale a Rio) e due film di Benigni (oltre La vita è bella c'è anche Pinocchio).
"Non è dai soldi che si misura il vero valore di un film, specie se ne prendi pochi come nel mio caso. Chiedo scusa al maestro Benigni. Quando a Hollywood si rincoglioniranno e mi daranno tre Oscar allora si potrà dire che l'ho superato", dice Zalone commentando divertito il suo record annunciato.
"Nel cinema d'autore - dice invece il regista di Che bella giornata, Gennaro Nunziante - ci si sfida a chi ce l'ha più lungo...il piano sequenza. Non vorrei che nel cinema di intrattenimento ci si sfidasse a chi ce la più grosso...l'incasso! Ringraziamo le tante persone per il grande affetto verso Checco e verso il film".
Il produttore della Taodue, Pietro Valsecchi, commenta con delicatezza il super-record del suo film. "Roberto Benigni, al di là di ogni classifica, resta un faro per le nostre e per le future generazioni". Comunque, aggiunge, "siamo entusiasti di aver bruciato il record in soli 11 giorni. Mi sembra comunque giusto e doveroso ringraziare Checco Zalone e il regista Gennaro Nunziante e soprattutto il pubblico che ci ha premiato. Ringrazio poi anche mio figlio Filippo, che mi ha fatto scoprire Zalone".
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"Non è dai soldi che si misura il vero valore di un film, specie se ne prendi pochi come nel mio caso. Chiedo scusa al maestro Benigni. Quando a Hollywood si rincoglioniranno e mi daranno tre Oscar allora si potrà dire che l'ho superato", dice Zalone commentando divertito il suo record annunciato.
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