"Niente paura", l'Italia vista attraverso il rock di Ligabue

Spettacolo
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I successi del cantautore fanno da colonna sonora al film di Piergiorgio Gay che racconta gli ultimi 30 anni del nostro Paese. Presentata a Venezia, l'opera comprende le interviste a Xavier Zanetti, Stefano Rodotà, Paolo Rossi e Fabio Volo: guarda i video

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L’Italia degli ultimi trent’anni scandita dalle canzoni di Ligabue, filo conduttore dell’opera. Questa l’ambizione di "Niente paura", il documentario di Piergiorgio Gay presentato il 5 settembre alla 67esima Mostra del Cinema di Venezia nella sezione fuori concorso.

Il film documentario, che uscirà nelle sale il 17 settembre, racconta le trasformazioni del  nostro Paese tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta ad oggi attraverso i brani del rocker di Correggio e le dichiarazioni di personaggi di spicco come Paolo Rossi, Stefano Rodotà, Javier Zanetti, Roberto Saviano, Margherita Hack, Peppino Englaro, Luigi Ciotti, Carlo Verdone, Giovanni Soldini,  Umberto Veronesie Fabio Volo. “Personaggi – ha spiegato il regista Piergiorgio Gay – che ci sono venuti in mente pensando all’Italia che ci piace, in cui ci possiamo rispecchiare”.

Un messaggio di speranza, quindi, ribadito anche da Ligabue: “Il rock è sempre stato un territorio in cui vince il nichilismo, il vaffanculo a tutti. Io continuo invece ad attaccarmi alla speranza. Quella per me è la via maestra e mi fa piacere sia rappresentata in questo film”. Il rocker di Correggio, che ha sfilato in jeans sul red carpet veneziano, non si è limitato a firmare la colonna sonora: malgrado dichiari che “l’attore non lo so fare, neppure nei videoclip”, è presente in uno spezzone del film nel quale legge i primi dodici articoli della Costituzione.

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