Nel libro, pubblicato da Mondadori, lo scrittore ripercorre la storia di una famiglia contadina sradicata dalla sua terra. Pennacchi si è aggiudicato la 64esima edizione del premio letterario per 4 voti. Seconda, Silvia Avallone con "Acciaio" (Rizzoli)
Finale al cardiopalma per la 64/ma edizione del Premio Strega, vinta da Antonio Pennacchi con il suo Canale Mussolini (Mondadori) che ha avuto 133 voti, quattro in più di Silvia Avallone, autrice di Acciaio (Rizzoli) che ne ha ottenuti 129.
Durante tutto lo spoglio l'esordiente Avallone e Pennacchi sono stati a pari merito o si sono superati in un continuo testa a testa di un voto. Con la vittoria di Pennacchi, 60 anni di Latina, per il quarto anno consecutivo il gruppo Mondadori si aggiudica lo Strega, dopo quello a Niccolò Ammaniti nel 2007, Paolo Giordano nel 2008 e Tiziano Scarpa nel 2009. Paolo Sorrentino, come volevano i pronostici, con Hanno tutti regione (Feltrinelli) si è fermato a 59 voti, Matteo Nucci con Sono comuni le cose degli amici (Ponte alle Grazie) a 39 e Lorenzo Pavolini con Accanto alla tigre (Fandango) a 32. C'è anche chi ha sperato che i 30 voti introdotti quest'anno dei Lettori forti scelti dalle librerie italiane di tutta Italia potessero cambiare i pronostici.
Al di là delle polemiche, sollevate da chi punta il dito contro il fatto che il riconoscimento ormai da 4 anni è vinto dalla casa editrice Mondadori, Pennacchi si è goduto la sua vittoria salendo sul palco della giuria, presieduta da Tiziano Scarpa, vincitore della precedente edizione dello Strega, e ha dedicato il premio a suo "fratello Gianni", giornalista morto recentemente a cui è dedicato il libro e alla sua "nipotina che sta per arrivare". Pennacchi ha poi parlato avvicinandosi alla bottiglia dello Strega dei testi degli altri finalisti in cinquina definendoli "quattro bei libri. E in bocca al lupo ai più giovani". L'esordiente Silvia Avallone, 25 anni, che con 'Acciaio' ha già venduto 100 mila copie, ha seguito serena tutta la serata mano nella mano con il suo fidanzato, con cui si sta per sposare.
Durante tutto lo spoglio l'esordiente Avallone e Pennacchi sono stati a pari merito o si sono superati in un continuo testa a testa di un voto. Con la vittoria di Pennacchi, 60 anni di Latina, per il quarto anno consecutivo il gruppo Mondadori si aggiudica lo Strega, dopo quello a Niccolò Ammaniti nel 2007, Paolo Giordano nel 2008 e Tiziano Scarpa nel 2009. Paolo Sorrentino, come volevano i pronostici, con Hanno tutti regione (Feltrinelli) si è fermato a 59 voti, Matteo Nucci con Sono comuni le cose degli amici (Ponte alle Grazie) a 39 e Lorenzo Pavolini con Accanto alla tigre (Fandango) a 32. C'è anche chi ha sperato che i 30 voti introdotti quest'anno dei Lettori forti scelti dalle librerie italiane di tutta Italia potessero cambiare i pronostici.
Al di là delle polemiche, sollevate da chi punta il dito contro il fatto che il riconoscimento ormai da 4 anni è vinto dalla casa editrice Mondadori, Pennacchi si è goduto la sua vittoria salendo sul palco della giuria, presieduta da Tiziano Scarpa, vincitore della precedente edizione dello Strega, e ha dedicato il premio a suo "fratello Gianni", giornalista morto recentemente a cui è dedicato il libro e alla sua "nipotina che sta per arrivare". Pennacchi ha poi parlato avvicinandosi alla bottiglia dello Strega dei testi degli altri finalisti in cinquina definendoli "quattro bei libri. E in bocca al lupo ai più giovani". L'esordiente Silvia Avallone, 25 anni, che con 'Acciaio' ha già venduto 100 mila copie, ha seguito serena tutta la serata mano nella mano con il suo fidanzato, con cui si sta per sposare.