Francesca Pedroni, critico di danza, rievoca le parole con cui la celebre coreografa scomparsa pochi mesi fa spiegava uno dei suoi primi lavori. Un estratto video dell'opera in onda su Classica (canale 728 di SKY) giovedì 31 dicembre alle 8:30
di Francesca Pedroni
“Lavorare su Orfeo e Euridice di Gluck è stata una gioia. La sua musica, i suoi temi sono talmente consoni alla mia personalità. Sia in Orfeo che in Ifigenia in Tauride, le due opere di Gluck che ho realizzato, ho sempre sentito che c’era posto per me, che c’era spazio per esprimere qualcosa di cui ero alla ricerca, che c’era grande libertà”. Era il luglio del 1994. Pina Bausch, la madre del tanztheater tedesco, artista che ha rivoluzionato nel Novecento lo spettacolo dal vivo, festeggiava al Carlo Felice di Genova i 20 anni della sua compagnia, il Wuppertal Tanztheater, riallestendo uno dei suoi primi lavori: l’Orfeo e Euridice di Gluck. Era la prima volta italiana di questo spettacolo di Bausch, “un’ opera danzata” come lo volle chiamare la sua stessa autrice, firmata nel 1975. Uno spettacolo nel quale i protagonisti ballano accanto ai cantanti in una dolente e magica duplicazione dei sentimenti con sorpresa finale. “Diversamente da Gluck la mia soluzione non è felice. Sono tornata al mito: il lutto perenne fa parte di Orfeo”. Un lavoro di grande impatto emotivo che molti anni dopo Bausch affidò all’interpretazione del Balletto dell’Opéra di Parigi. Bausch è scomparsa d’improvviso quest’estate, a soli 69 anni. Della sua opera monumentale ci sono pochissime registrazioni in commercio, ma nel 2008 Bausch permise che il suo Orfeo e Euridice parigino fosse ripreso, forse proprio per l’amore che la legava a quel suo vecchio pezzo. Con la messa in onda di questo Orfeo il canale Classica omaggia un’artista indimenticabile.
* L'Orfeo ed Euridice andrà in onda su Classica (canale 728 di SKY) giovedì 31 dicembre alle ore 8:30 e Martedì 5 gennaio allo ore 00.00.
“Lavorare su Orfeo e Euridice di Gluck è stata una gioia. La sua musica, i suoi temi sono talmente consoni alla mia personalità. Sia in Orfeo che in Ifigenia in Tauride, le due opere di Gluck che ho realizzato, ho sempre sentito che c’era posto per me, che c’era spazio per esprimere qualcosa di cui ero alla ricerca, che c’era grande libertà”. Era il luglio del 1994. Pina Bausch, la madre del tanztheater tedesco, artista che ha rivoluzionato nel Novecento lo spettacolo dal vivo, festeggiava al Carlo Felice di Genova i 20 anni della sua compagnia, il Wuppertal Tanztheater, riallestendo uno dei suoi primi lavori: l’Orfeo e Euridice di Gluck. Era la prima volta italiana di questo spettacolo di Bausch, “un’ opera danzata” come lo volle chiamare la sua stessa autrice, firmata nel 1975. Uno spettacolo nel quale i protagonisti ballano accanto ai cantanti in una dolente e magica duplicazione dei sentimenti con sorpresa finale. “Diversamente da Gluck la mia soluzione non è felice. Sono tornata al mito: il lutto perenne fa parte di Orfeo”. Un lavoro di grande impatto emotivo che molti anni dopo Bausch affidò all’interpretazione del Balletto dell’Opéra di Parigi. Bausch è scomparsa d’improvviso quest’estate, a soli 69 anni. Della sua opera monumentale ci sono pochissime registrazioni in commercio, ma nel 2008 Bausch permise che il suo Orfeo e Euridice parigino fosse ripreso, forse proprio per l’amore che la legava a quel suo vecchio pezzo. Con la messa in onda di questo Orfeo il canale Classica omaggia un’artista indimenticabile.
* L'Orfeo ed Euridice andrà in onda su Classica (canale 728 di SKY) giovedì 31 dicembre alle ore 8:30 e Martedì 5 gennaio allo ore 00.00.