Arriva la Superluna di marzo: quando ammirare il plenilunio

Scienze
Superluna (Getty Images)

Per la seconda volta nel 2020, la Luna piena si troverà al perigeo dando vita al fenomeno ormai noto come Superluna, termine che è però privo di valore scientifico. Ecco come cambieranno grandezza e luminosità del satellite 

Quattro lune piene dalle dimensioni e luminosità eccezionali, tutte distribuite tra il secondo e il quinto mese del 2020. Dopo quella di febbraio, la seconda Superluna dell’anno è prevista nella notte a cavallo tra il 9 e il 10 marzo, quando astronomi e appassionati potranno godere dello spettacolare colpo d’occhio offerto dal satellite, più vicino alla Terra rispetto alla distanza media. Per chi non avrà opportunità di scrutare il cielo notturno, l’appuntamento è anche in streaming: dalle 17.15 il canale Scienza e Tecnica dell’Ansa trasmetterà in diretta l’osservazione con il Virtual Telescope che darà modo di vedere la Superluna sorgere sui monumenti di Roma.

La Luna piena è al perigeo e diventa “super”

La Superluna del 9 marzo sarà più grande e e luminosa del solito, ma non in maniera impressionante come accaduto in passato. Dimensioni e brillantezza saranno infatti maggiori circa del 7%, il che significa che “solo un osservatore esperto potrebbe rendersene conto”, come precisato dall’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del progetto Virtual Telescope. Queste variazioni, prosegue l’esperto, sono “non proprio eclatanti, tuttavia aggiungono fascino all’evento, preziosa occasione per ammirare il nostro satellite naturale”. In occasione della seconda Superluna del 2020 il satellite si troverà al perigeo, ovvero la distanza minima dalla Terra, che sarà raggiunta alle 7,34 del 10 marzo quando la Luna piena sarà a 357.122 chilometri dal nostro pianeta, rispetto ai circa 384.000 chilometri di media.

Superluna, il significato del termine

La nuova Superluna visibile tra il 9 e il 10 marzo sarà comunque più grande e luminosa rispetto a quella di febbraio, ma non così tanto da notare nette differenze. Masi ci tiene inoltre a precisare che la parola Superluna è nato per riferirsi alla contemporaneità di Luna piena e passaggio alla distanza minima dalla Terra: il termine “non ha alcuna valenza scientifica: in astronomia si preferisce parlare di Luna piena al perigeo, ma senza dubbio l’appellativo di Superluna ha un fascino tutto suo”. Passato questo appuntamento, ne resteranno altri due nel 2020 per ammirare il fascino della Superluna, previsti rispettivamente ad aprile e maggio. 

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