Secondo i ricercatori, potrebbe essere stato emesso da un raro tipo di buco nero mai osservato prima o da una pulsar. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista "The Astrophysical Journal" ed è stato guidato dall'italiano Alessandro Paduano, del Centro Internazionale australiano per la Ricerca sulla Radioastronomia, all'Università australiana Curtin
Nel cuore di un antico ammasso stellare della Via Lattea, situato a 14.500 anni luce dal Sole, è stato recentemente rilevato un enigmatico segnale radio. Secondo gli esperti, questa misteriosa emissione potrebbe essere originata da una pulsar, una stella di neutroni in rapida rotazione, oppure da un buco nero di medie dimensioni, una categoria finora inedita e di grande interesse scientifico. La scoperta è stata documentata in uno studio pubblicato sulla rivista "The Astrophysical Journal", ed è stato guidato da Alessandro Paduano, un ricercatore italiano del Centro Internazionale Australiano per la Ricerca sulla Radioastronomia, presso l'Università Curtin. L'osservazione del segnale è avvenuta durante l'esame dell'ammasso globulare noto come 47 Tucanae, sfruttando l'Australia Telescope Compact Array, un radiotelescopio gestito dall'agenzia governativa australiana per la ricerca scientifica.
Cosa sono gli ammassi globulari di stelle
Gli ammassi globulari rappresentano antichi aggregati di stelle disseminati nella Via Lattea, e 47 Tucanae, con oltre un milione di stelle raccolte in una sfera di soli 120 anni luce di diametro, costituisce il secondo ammasso più luminoso del cielo. Dopo 450 ore di osservazione, gli studiosi hanno ottenuto l'immagine radio più dettagliata dell'ammasso, rivelando anche l'insolito segnale proveniente dal suo nucleo. Paduano ha quindi sottolineato l'importanza della scoperta, dichiarando che, se il segnale fosse confermato come proveniente da un buco nero, rappresenterebbe il primo rilevamento radio di un simile oggetto all'interno di un ammasso globulare, costituendo una significativa e inedita tappa nell'esplorazione cosmica.