Uccelli che tornano al nido, ragni che disfano e ritessono la tela, grilli che diventano attivi. Cani e cavalli che si agitano. Questi sono solo alcuni degli effetti dell'eclissi solare sugli animali, secondo uno studio del Cnr
L’eclissi solare, anche se parziale, produce effetti negativi sugli animali. La variazione di luminosità, anche se di breve durata, causa confusione in moltissime specie. Il cambio improvviso della temperatura e del vento modifica comportamenti ed abitudini di diverse varietà. A rilevarlo è Emiliano Mori dell'Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iret).
Agitazione e paura
Con il sole oscurato, anche se parzialmente, molti animali entrano in confusione, altri si agitano. Tutti indistintamente adottano il classico comportamento che si osserva nelle ore serali o notturne. Un esempio: gli uccelli tornano al nido, le api all'alveare. In alcune specie come cani, cavalli, giraffe, babbuini, gorilla, corvidi e fenicotteri, può svilupparsi anche uno stato ansiogeno legato alla paura o comunque a sentimenti negativi. Gli uccelli notturni come gli aironi spiccano il volo, mentre quelli diurni come i pellicani raggiungono i loro dormitori. Le api interrompono bruscamente le loro attività, mentre i ragni disfano e poi ritessono la loro tela. Le cicale aumentano il loro frinire per poi zittirsi nella fase di buio. Grilli e libellule diventano più attivi. Anche le piante vengono influenzate dall’eclisse solare: alcune aprono e chiudono i fiori e modificano il processo di fotosintesi.