Il razzo dell'impresa di Elon Musk ha subito un malfunzionamento ai motori, che ne avrebbero dovuto rallentare la discesa, scoppiando in aria prima ancora di rimettersi in posizione verticale
Un altro incidente per la Starship, il razzo con cui Elon Musk ha in programma di trasportare scorte per gli esseri umani nello spazio nell’ambito dell’impresa SpaceX, l’ambizioso progetto con cui il patron di Tesla vorrebbe colonizzare satelliti e pianeti vicini alla Terra. La navicella ha avuto un problema tecnico non ancora specificato ed è esplosa in aria durante l’atterraggio, al momento dell’accensione dei motori Raptor che hanno il compito di rallentare la discesa del mezzo. "Almeno il cratere è nel posto giusto", ha twittato ironizzando Elon Musk dopo l'esplosione.
Terzo insuccesso consecutivo
La prova del 30 marzo era particolarmente attesa e c’era un certo ottimismo diffuso sulla sua riuscita. La sfida, per nulla semplice, è quella di far rientrare in sicurezza un razzo tanto grande senza ammarare o utilizzare un paracadute. I precedenti tentativi si erano conclusi con l’esplosione dei due modelli precedenti: l’SN9 per un problema con uno dei motori che ha impedito di rallentare la discesa, l’SN10 per un danneggiamento alle gambe di sostegno dopo l’atterraggio. L’incidente del 30 marzo non è stata registrata dalle telecamere per via della forte nebbia che impediva la visuale, l’unica cosa visibile nei filmati sono alcuni pezzi della nave che cadono a terra.