Tibet, tra i ghiacci le prove di antiche foreste subtropicali

Scienze

In base ad un lavoro di ricerca condotto da un team di paleontologi cinesi, è stato possibile comprendere che circa 47 milioni di anni fa, l’area dell'altopiano del Qinghai-Tibet, situata oggi ad alta quota e caratterizzata da vari ghiacciai, fosse “coperta da una foresta lussureggiante e ricca di acqua e prati", come confermato da Su Tao, primo autore dello studio

Circa 47 milioni di anni fa, l’area dell'altopiano del Qinghai-Tibet, situata oggi ad alta quota, ospitava lussureggianti foreste subtropicali. A certificarlo, una missione esplorativa che ha visto protagonista un team di paleontologi cinesi, i cui risultati sono pubblicati in una ricerca apparsa sulla rivista statunitense "Proceedings of the National Academy of Sciences" (Pnas).

Il lavoro sui reperti fossili

Gli esperti sono arrivati a questa conclusione dopo aver recuperato un buon numero di fossili, rinvenuti nel bacino di Baingoin, una contea cinese della prefettura di Nagchu nella Regione Autonoma del Tibet, ad un'altitudine di 4,850 metri. Il tutto, nell’ambito della seconda spedizione scientifica completa inviata dalla Cina sull'altopiano. Sui reperti fossili sono stati eseguiti alcuni studi, condotti da un gruppo congiunto di scienziati del Giardino Botanico Tropicale di Xishuangbanna e dell'Istituto di Paleontologia dei vertebrati e Paleoantropologia, tutti e due enti di ricerca dell'Accademia cinese delle Scienze. E’ risultato che, combinando tali analisi con una serie di particolari modelli matematici, il team di ricerca ha potuto ricreare il clima e l'altitudine esistenti nell'area, proprio 47 milioni di anni fa, arrivando alla conclusione per cui all’epoca l'altopiano centrale si stagliasse ad un'altitudine di soli 1.500 metri e presentasse una temperatura media annua di 19 gradi centigradi. A sottolinearlo, Su Tao, ricercatore del Giardino Botanico Tropicale di Xishuangbanna e primo autore dell'articolo di ricerca. "Era coperto da una foresta lussureggiante ed era ricco di acqua e prati", ha commentato. "E' corretto definirlo lo 'Shangri-La' dei tempi preistorici", ha poi aggiunto, facendo riferimento al luogo immaginario descritto nel romanzo “Orizzonte perduto” di James Hilton del 1933.

Nuove prove sulla storia evolutiva dell’altopiano

Nell’ambito della loro ricerca, gli esperti hanno anche rinvenuto oltre 70 fossili di piante, la maggior parte delle quali legate alla vita vegetale nelle regioni subtropicali o tropicali del mondo odierne. "E' sufficiente per dimostrare che 47 milioni di anni fa la zona centrale dell'altopiano del Qinghai-Tibet, situata oggi ad alta quota e caratterizzata da vari ghiacciai, ospitasse una rigogliosa vegetazione subtropicale", ha spiegato ulteriormente il ricercatore cinese. Secondo Zhou Zhekun, esperto del Giardino Botanico Tropicale di Xishuangbanna e uno degli autori della ricerca, i risultati ottenuti riescono a produrre nuove prove legate allo studio della storia evolutiva della biodiversità e dell'evoluzione della topografia e del paesaggio sull'altopiano. Il tutto, come detto, nel corso della seconda spedizione scientifica completa sull'altopiano del Qinghai-Tibet, lanciata dalla Cina nel giugno del 2017, 40 anni dopo la prima. La missione, che durerà un tempo stimato tra i 5 e i 10 anni, prevede studi e ricerche che riguardano i ghiacciai, la biodiversità e le trasformazioni ecologiche dell’area, oltre al monitoraggio dei cambiamenti climatici.

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