Frutto di una collaborazione fra gli esperti di robotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e i biologi marini della Stazione Anton Dohrn di Napoli, l’automa è stato sviluppato grazie all’applicazione dei principi della flessibilità robotica in campo marino
Ripulire i fondali marini dalla plastica, avvicinarsi silenziosamente ai pesci e raccogliere campioni: questi sono solo alcuni dei possibili compiti che può svolgere Silver 2, il robot granchio messo a punto in Italia. Frutto di una collaborazione fra gli esperti di robotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e i biologi marini della Stazione Anton Dohrn di Napoli, l’automa è stato sviluppato grazie all’applicazione dei principi della flessibilità robotica in campo marino. Un’intuizione che porta la firma del team guidato da Marcello Calisti, ricercatore dell’Istituto di BioRobotica e stretto collaboratore di Cecilia Laschi, pioniera della soft robotics. Tutte le caratteristiche di Silver 2 sono state descritte sulle pagine della rivista Science Robotics.
Le caratteristiche di Silver 2
Silver 2 è composto da sei zampe molleggiate che gli permettono di muoversi agilmente tramite una serie di saltelli (anche laterali). È in grado di avvicinarsi silenziosamente ai suoi obiettivi, dai coralli ai pesci fino alle bottiglie di plastica e ai resti archeologici, e raccogliere campioni senza danneggiare o modificare l’ecosistema marino. "Silver 2 è attualmente comandato a distanza attraverso una interfaccia grafica che permette di vedere ciò che vede il robot”, spiega Giacomo Picardi, primo autore dello studio. “Tramite l'interfaccia, inoltre, è possibile visualizzare le caratteristiche dell'ambiente sottomarino, come pressione o temperatura rilevati dai sensori di bordo", aggiunge il ricercatore.
L’esplorazione dei fondali marini
“Quando si pensa all’esplorazione del mare vengono in mente sottomarini o veicoli simili”, afferma Calisti. “Noi abbiamo pensato di ribaltare il concetto: andare direttamente sul fondale con un robot con delle gambe, per interagire in maniera più delicata ed efficace”, prosegue l’esperto. Sergio Stefanni, ricercatore della Stazione Anton Dohrn, spiega che il robot è dotato di stereo-camere ad alta definizione che permettono di esplorare il mondo marino con una visione superiore a quella umana e di ricostruire sia oggetti che organismi in 3D. Silver 2, inoltre, è capace di trasportare sensori e campionatori, caratteristiche che lo rende un prototipo molto innovativo per il monitoraggio dei mari. Il robot è stato sviluppato grazie a due progetti finanziati dalla società Arbi Dario e dalla National Geographic Society.