Coronavirus, i supercomputer della Nasa aiutano a studiare l’evoluzione della pandemia
ScienzeLa potenza di calcolo dei computer dell’agenzia spaziale statunitense potrà essere utilizzata dalla comunità scientifica per accelerare la ricerca di potenziali farmaci o vaccini efficaci contro Covid-19
Anche la Nasa ha deciso di scendere in campo per fornire un aiuto concreto alla lotta contro il nuovo coronavirus SarsCoV2 (LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA), mettendo a disposizione della comunità scientifica la potenza di calcolo dei propri supercomputer.
L’esperienza della Nasa sarà utile per studiare l’evoluzione della pandemia e potrà aiutare ad accelerare la ricerca di potenziali farmaci o vaccini efficaci contro Covid-19 (LO SPECIALE).
La mossa dell’agenzia spaziale statunitense rientra nell’ambito di un’iniziativa annunciata dalla Casa Bianca e condotta in collaborazione con la National Science Foundation e una serie di laboratori, aziende e istituzioni accademiche del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti: il COVID-19 High Performance Computing Consortium, che grazie al lavoro congiunto di un’associazione di supercomputer intende agevolare l’accesso al calcolo ad alte prestazioni ai ricercatori che studiano il coronavirus, al fine di velocizzare la ricerca in ambito.
Il supercomputer SGI Altix “Kalpana”
Il supercomputer messo a disposizione dalla Nasa è SGI Altix a 512 processori, al lavoro presso il Centro ricerche Ames. Soprannominato "Kalpana”, in omaggio all’astronauta Kalpana Chawla vittima dell'incidente dello Shuttle Columbia del 2003, il computer viene abitualmente impiegato per realizzare modelli di simulazione sul clima e le sue variazioni. Come accennato precedentemente, la potenza di calcolo del supercomputer potrà essere “sfruttata” dai ricercatori, insieme alle tecnologie messe a disposizione delle altre realtà coinvolte nel progetto, per accelerare gli studi volti all’individuazione di potenziali armi contro la malattia da coronavirus SarsCoV2, la Covid-19.
L’annuncio dell’amministratore della Nasa
"Sono orgoglioso che la Nasa stia prestando la nostra esperienza di supercalcolo per contribuire alla lotta globale contro la malattia Covid-19", ha scritto in un Tweet pubblicato sul suo profilo ufficiale l'amministratore della Nasa Jim Bridenstine. "Da oltre sei decenni l'agenzia utilizza la sua esperienza per affrontare sfide che hanno portato benefici a persone in tutto il mondo in modi inaspettati". Anche Thomas Zurbuchen, a capo del Direttorato delle Missioni Scientifiche della Nasa, si è dichiarato entusiasta dell’iniziativa: “La Nasa è lieta di prestare la sua esperienza di supercalcolo per contribuire nella lotta globale contro Covid 19".
“L’America si sta unendo per combattere Covid-19 e questo significa usare la capacità dei nostri supercomputer per far avanzare rapidamente la ricerca scientifica al fine di trovare trattamenti e un vaccino”, ha commentato Michael Kratsios, Chief Technology Officer degli Stati Uniti.