Egitto, scoperto un muso di leopardo dipinto nella necropoli del deserto di Assuan

Scienze
Muso di leopardo (Università Statale di Milano)

Il team di archeologi della missione italo-egiziana Eimawa mentre impegnato nelle ricerche a cinque metri di profondità sotto il deserto hanno notato due grandi occhi felini dipinti sul coperchio in legno di un sarcofago 

È una scoperta che ha dell’incredibile, quella avvenuta lo scorso anno nella necropoli situata sulla riva occidentale del Nilo vicino al Mausoleo dell'Aga Khan.
Il team di archeologi della missione italo-egiziana Eimawa (Egyptian-Italian Mission at West Aswan), coordinati dall’egittologa Patrizia Piacentini dell'Università Statale di Milano, mentre impegnato nelle ricerche a cinque metri di profondità sotto il deserto di Assuan hanno notato due grandi occhi felini dipinti sul coperchio in legno di un sarcofago. Dopo qualche colpo di spazzola è riemerso dall’antica tomba di Assuan un muso di leopardo, disegnato con colori brillanti, un simbolo di forza e determinazione.
Gli scavi condotti in collaborazione con il Ministero delle Antichità egiziano sono stati effettuati in una necropoli di oltre 25mila metri quadri che ospita al suo interno più di 300 tombe, alcune delle quali scavate nella collina.

La scoperta nel dettaglio

La scoperta, annunciata dalla coordinatrice dello studio, ha dell’incredibile, in quanto, come spiegato da Piacentini, “sebbene il leopardo fosse un simbolo frequente in Egitto, è rarissimo trovarlo dipinto”.
"Il supporto ligneo del II secolo a.C. era fragilissimo, la sabbia si era infilata nelle fibre, quindi abbiamo deciso di staccare lo stucco per salvare il disegno: un'operazione delicatissima che ci ha tenuti col fiato sospeso, avevamo le lacrime agli occhi”.
Il dipinto di leopardo sarà analizzato e ricomposto in laboratorio dalle esperte Ilaria Perticucci e Rita Reale.

Ritrovati pinoli: reperto raro

In una stanza prossima al luogo del ritrovamento, il team di archeologi ha portato alla luce dei pinoli, un reperto raro, in quanto sono semi di una pianta che era di importazione.
"L'uso di questi semi era conosciuto ad Alessandria d'Egitto per la preparazione di salse e piatti", ha spiegato la coordinatrice dello studio. "Di sicuro erano un bene di lusso e dimostrano ancora una volta come la tomba appartenesse a personaggi di rilievo. Ci piace immaginare che le persone sepolte nella tomba di Assuan amassero questo seme raro, tanto che i loro parenti deposero accanto ai defunti una ciotola che li conteneva affinché potessero cibarsene per l'eternità”. 

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