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Luna, le caratteristiche della trivella italiana Prospect che perforerà la superficie

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

Il gruppo Leonardo ha svelato nel proprio stabilimento di Nerviano lo strumento scientifico che sarà utilizzato durante la missione Luna-27, andando alla ricerca di sostanze chimiche e tracce di acqua nascoste nel sottosuolo lunare 

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I segreti nascosti sotto la superficie della Luna potranno essere svelati nei prossimi anni grazie al lavoro della trivella italiana Prospect, presentata a giornalisti e fotografi nello stabilimento di Nerviano del gruppo Leonardo, che l’ha messa a punto su commissione dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Il contratto siglato tra le due parti, dal valore di 31,5 milioni di euro, ha permesso la realizzazione dello strumento scientifico che ricoprirà un ruolo di primaria importanza nella missione Luna-27, organizzata da Esa e dall’agenzia spaziale russa Roscosmos con lancio previsto nel 2025.

Luna, la trivella Prospect cercherà anche acqua

Il compito della trivella Prospect sarà quello di perforare la superficie lunare alla ricerca di ghiaccio, sostanze volatili e chimiche all’altezza delle regioni polari meridionali del satellite, dove le temperature particolarmente rigide aumentano le chance di trovare tracce di acqua. Le risorse scoperte dallo strumento scientifico durante la missione Luna-27, però, potranno risultare preziose anche per le future missioni umane di esplorazione lunare. Gli esperti del gruppo Leonardo spiegano che, al contrario della trivella marziana protagonista di Exomars, Prospect non dovrà essere composta in orbita unendo più segmenti: “La configurazione della piattaforma di lancio e la profondità massima richiesta per il sondaggio del suolo lunare ci hanno permesso di progettare il sistema come un'unica punta perforatrice lunga più di un metro”.

Come avverrà la perforazione del suolo lunare

Prospect perforerà la superficie lunare grazie a una punta realizzata in alluminio trattato, mentre gli ingegneri hanno scelto la fibra di carbonio per la struttura esterna della trivella, al fine di garantire resistenza e leggerezza, cruciale per rispettare i limiti di peso previsti per gli strumenti scientifici. Un motore di traslazione e un secondo di rotazione garantiranno la spinta alla trivella, che realizzerà 60 giri al minuto affondando al massimo di 5 centimetri ogni minuto, con una potenza di neanche 100 Watt. Con questa operazione gli scienziati sperano di trovare “regolite, secca o ghiacciata, con vari tipi di rocce”, ma grazie ad altri due motori nella punta Prospect potrà raccogliere anche altri due tipi di campioni, ovvero “fino a 5 centimetri cubi di materiale polverizzato da consegnare al braccio robotico russo” o altri pochi millimetri cubi di materiale che verrà scaldato in modo da “verificare la presenza di acqua e altre sostanze inorganiche utili” nel gas emesso.