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Stazione Spaziale Internazionale, riacceso il cacciatore di antimateria AMS-02

Scienze
Stazione Spaziale Internazionale (Getty Images)

Il raggiungimento di questo fondamentale risultato, annunciato in una nota congiunta dell’Infn e dell’Asi, si deve al successo delle passeggiate spaziali effettuate da Luca Parmitano e Andrew Morgan, dal 15 novembre allo scorso 25 gennaio 

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Dopo l’ultima passeggiata spaziale della missione Beyond, che sabato scorso ha visto impegnati Luca Parmitano e Andrew Morgan per diverse ore al di fuori della Stazione Spaziale Internazionale per effettuare un ultimo controllo sui lavori condotti nelle precedenti attività extraveicolari sul sistema di raffreddamento del cacciatore di antimateria, nella giornata di oggi, 27 gennaio, alle ore 12:00 italiane, AMS-02 è tornato in funzione.
Ad annunciarlo è una nota congiunta pubblicata dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), i due enti italiani che hanno partecipato attivamente alla realizzazione dello strumento, sviluppato dalla collaborazione scientifica internazionale, sotto la guida del Cern.

Acceso il nuovo sistema di raffreddamento installato da Parmitano e Morgan

Installato all’esterno dell’ISS, il tracciatore dell’Alpha Magnetic Spectrometer torna al lavoro per setacciare i raggi cosmici alla ricerca di particelle mai rilevate prima.
Il merito della sua riattivazione, come accennato precedentemente, va ad AstroLuca, comandante della Stazione Spaziale Internazionale e al collega statunitense Andrew Morgan, che dal 15 novembre allo scorso 25 gennaio, durante quattro diverse passeggiate spaziali, hanno installato UTTPS (Upgraded Tracker Thermal Pump system), il nuovo sistema di raffreddamento di AMS-02, acceso con successo la mattina del 27 gennaio alle ore 11:50 italiane.
Come si legge sul sito ufficiale dell’Asi, il rivelatore di particelle, al lavoro sull’Iss da maggio 2011, “sarà in grado di continuare a funzionare lungo tutta la vita della Stazione Spaziale Internazionale, quindi fino al 2028, e magari anche oltre”.
“Quando, nel 2014, il sistema di raffreddamento del tracciatore ha iniziato a mostrare i primi segni di deterioramento è partita la progettazione del UTTPS, un apparato in grado di interfacciarsi con quello esistente e sostituirne le funzioni”, ha spiegato Bruna Bertucci, ricercatrice dell’INFN.
“Le prove e le ispezioni effettuate da Luca Parmitano all'esterno della Stazione Spaziale Internazionale sono state fondamentali per confermare che il nuovo sistema di raffreddamento del tracciatore a silicio, installato sempre da Luca su AMS-02 il 2 dicembre 2019, era pronto per essere messo in funzione”, ha dichiarato Valerio Vagelli, ricercatore dell’Agenzia Spaziale Italiana.

Record europeo per AstroLuca

Dopo 5 ore e 2 minuti fuori dalla Stazione Spaziale Internazionale, nel corso della sua ultima passeggiata spaziale, Luca Parmitano ha conquistato un nuovo record: è ufficialmente l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) ad avere trascorso il tempo cumulativo più lungo lavorando all'esterno dell’ISS.
Il record era precedentemente detenuto dall’astronauta dell’Esa Christer Fuglesang, che aveva totalizzato 31 ore e 54 minuti nel corso delle sue cinque attività extraveicolari, durante le missioni effettuate tra il 2006 ed il 2009.