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Nel ghiaccio marino artico 120.000 anni di storia

Scienze
La storia del ghiaccio marino artico in una carota di ghiaccio di 584 metri (CNR-ISP)

Un team di ricercatori dell’istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche ha studiato l’evoluzione del ghiaccio nel tempo, analizzando i sali marini racchiusi in una sezione estratta da un ghiacciaio sulla costa orientale della Groenlandia

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Un team di ricercatori dell’istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isp) è riuscito in un’impresa senza precedenti: ha ricostruito 120mila anni di storia del ghiaccio marino artico, studiandone la sua evoluzione nel tempo.
Per farlo gli esperti si sono concentrati sull’analisi dei sali marini racchiusi in una carota di ghiaccio dalla lunghezza di 584 metri, intagliata cinque anni fa da un ghiacciaio posto sulla costa orientale della Groenlandia.
È così emerso che l’estensione media del ghiaccio marino artico è influenzata dalla variazioni climatiche e che negli ultimi 11mila anni il suo valore è il più basso mai registrato in 120mila anni.

Lo studio nel dettaglio

Lo studio, pubblicato sulla rivista specializzata Climate of the Past, rientra nell’ambito del progetto europeo Erc “ice2ice”, e suggerisce, come ha spiegato Niccolo Maffezzoli, ricercatore del Cnr-Isp, “che il periodo di massima estensione e spessore del ghiaccio si verificò circa 20.000 anni fa, durante l'ultimo massimo glaciale”.
Successivamente, circa 17.500 anni fa “il ghiaccio iniziò a sciogliersi, in concomitanza con molti altri cambiamenti climatici avvenuti durante la deglaciazione che portò allo stato interglaciale attuale".

Le varianti in gioco

Uno dei fattori che incide maggiormente sull’estensione del ghiaccio marino artico è la quantità di ghiaccio che in inverno viene generata dal congelamento dell’acqua: un parametro che gioca un ruolo di fondamentale importanza anche nei processi che legano l’atmosfera, gli oceani e la biosfera.
"È un parametro molto sensibile ai cambiamenti climatici: ne è prova la contrazione a cui stiamo assistendo nell'oceano artico negli ultimi decenni, a causa del riscaldamento antropico che influenza le temperature dell'aria soprattutto a queste latitudini", ha spiegato Niccolo Maffezzoli Maffezzoli. "Le osservazioni satellitari in Artico sono disponibili dagli anni '80 e i modelli climatici prevedono un Oceano Artico libero dai ghiacci in estate nel giro di qualche decennio”.