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Virgin Galactic porterà tre ricercatori italiani nello spazio nel 2020

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

Gli esperti potranno condurre degli esperimenti nel corso di un volo suborbitale a bordo dello spazioplano SpaceShipTwo. Lo stabilisce un accordo siglato dall’Aeronautica Militare Italiana e dall’azienda fondata da Richard Branson 

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Un accordo siglato nella sede dell’ambasciata italiana a Washington tra l’Aeronautica Militare Italiana e Virgin Galactic stabilisce che nel 2020 tre ricercatori italiani potranno condurre degli esperimenti nello spazio nel corso di un volo suborbitale a bordo dello spazioplano SpaceShipTwo. Si tratta della prima volta in cui un dipartimento governativo finanzia un volo umano a scopo di ricerca scientifica su un veicolo spaziale commerciale. Attualmente l’Aeronautica militare e il team della compagnia fondata dall’imprenditore britannico Richard Branson sono già al lavoro con il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) per progettare i carichi degli esperimenti che saranno condotti nel corso della missione dai tre specialisti italiani.

La preparazione dei ricercatori

In una nota, l’Aeronautica militare italiana e Virgin Galactic spiegano che durante il volo i motori del razzo si spegneranno e i ricercatori avranno alcuni minuti per sganciarsi dai sedili ed eseguire le azioni necessarie per completare ciascun esperimento a gravità zero. “La compagnia si occuperà di addestrare e di preparare i ricercatori, in modo che siano pienamente equipaggiati per svolgere il loro lavoro come specialisti della missione sul volo, e fornirà in loco il supporto pre-volo per ciascuno dei carichi sperimentali”. Tra gli esperimenti caricati a bordo dello spazioplano vi saranno anche degli strumenti in grado di misurare gli effetti biologici sull’organismo degli esseri umani della transizione dalla gravità alla microgravità. È previsto, inoltre, l’utilizzo di attrezzature potenzialmente in grado di migliorare lo studio della chimica dei carburanti verdi.

Luca Parmitano è il nuovo comandante della Iss

Nel corso della missione Beyond anche Luca Parmitano e gli altri astronauti presenti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale stanno svolgendo vari esperimenti relativi alle condizioni di microgravità. Da poco AstroLuca è diventato il primo italiano ad assumere il comando della Iss, prendendo il posto di Alexei Ovchinin. Al termine del passaggio di consegne Parmitano ha ringraziato l’Europa e l’Italia. L’astronauta resterà al comando per quattro mesi e in questo periodo farà tutto il possibile per facilitare lo svolgimento della missione. Tra i suoi nuovi compiti è previsto anche il coordinamento della passeggiata spaziale che sarà svolta a novembre.