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Soyuz, fallito l’attracco alla Iss della navetta con a bordo il robot Fyodor

Scienze
Il robot Fyodor a bordo della navetta Soyuz (Roscosmos/Twitter)

L’operazione è fallita a causa delle fluttuazioni della navicella. L’agenzia Tess riporta che un secondo tentativo potrebbe essere messo in programma per il 26 agosto 

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Le agenzie di stampa russe riportano che la navicella spaziale Soyuz MS-14 lanciata alle 5:38 del 22 agosto dal Cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, ha fallito l’attacco automatico alla Stazione Spaziale Internazionale. Il veicolo è privo di equipaggio e a bordo ospita solo il robot antropomorfo Fyodor (o Skybot F-850). Parlando con l’agenzia di stampa Interfax, Vladimir Solovyov, il direttore delle operazioni di volo del segmento russo dell’Iss, ha spiegato che l’attracco alla Stazione Spaziale Internazionale, previsto per le 7:30 (ore italiane) del 24 agosto, è fallito a causa di fluttuazioni della navetta che non erano presenti prima. "Non abbiamo potuto portare Fyodor sull'Iss”, ha dichiarato Solovyov. “Le cose andavano bene fino a circa 200 metri dalla stazione spaziale, poi abbiamo riscontrato delle fluttuazioni che non erano presenti prima e nella fase di avvicinamento abbiamo realizzato che non sarebbe stato possibile l'aggancio automatico”, conclude l’esperto. La trasmissione live dell’operazione è stata interrotta quando la navicella si trovava a circa 100 metri dalla Iss. Ora la Soyuz ha raggiunto una distanza di sicurezza dalla Stazione Spaziale Internazionale e gli esperti stanno cercando di capire se è possibile tentare un nuovo aggancio. Stando a quanto riportato dall’agenzia Tess, un altro tentativo di attracco potrebbe essere messo in programma per il 26 agosto.

Gli obiettivi della missione

Per Roscosmos questa operazione rappresenta un passo importante in vista del futuro. Si tratta, infatti, di un test essenziale per valutare il possibile utilizzo del razzo vettore Soyuz 2.1a, che ha portato in orbita la navicella, anche durante lo svolgimento delle missioni con equipaggio previste dal marzo 2020. Il lanciatore potrebbe prendere il posto di Soyuz FG, usato per decenni per il lancio di veicoli spaziali. Tramite Fyodor, invece, Roscosmos vuole raccogliere informazioni sulle sensazioni che proveranno gli astronauti durante il lancio, il tragitto attraverso l’atmosfera terrestre e, infine, l’avvicinamento alla Stazione Spaziale Internazionale. Per esempio, i dati forniti dal robot antropomorfo potrebbero permettere all’agenzia spaziale russa di scoprire il momento esatto in cui i membri dell’equipaggio inizieranno a percepire la microgravità. Oltre all’automa, a bordo della navicella spaziale Soyuz MS-14 è presente anche un carico di oltre 600 kg destinato agli astronauti presenti a bordo della Iss.