Notre Dame sarà ricostruita anche grazie a una copia 3D virtuale

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

Realizzata per National Geographic dallo storico dell’arte Andrew Tallon e il suo team, la riproduzione basata su ripetute scansioni laser ha un margine di errore di appena 5 millimetri 

Oltre al coraggio e all’impegno dei pompieri, che hanno permesso di salvare buona parte della struttura, a rendere possibile la ricostruzione della Cattedrale di Notre Dame di Parigi sarà anche la tecnologia. Una copia 3D della chiesa realizzata da un team di storici per conto di National Geographic potrebbe infatti risultare preziosissima per far sì che il risultato delle prossime ristrutturazioni sia pressoché identico all’originale, devastato dall’incendio. La riproduzione virtuale del capolavoro gotico ha catturato quasi ogni singolo dettaglio con altissima precisione, svelando oltretutto alcuni segreti relativi alla progettazione dell’edificio.

Notre Dame: com’è stata fatta la copia 3D

L’incendio che ha colpito la Cattedrale di Notre Dame, scuotendo non solo Parigi ma l’intera Europa, ha creato danni gravissimi ma, probabilmente, non irreparabili. Nelle ore successive al disastro diversi gruppi e personalità hanno raccolto in pochissimo tempo centinaia di milioni per finanziare i lavori di ricostruzione, che avranno la fortuna di potersi ispirare a una copia praticamente identica, seppur virtuale, della chiesa gotica. Nel 2015, un gruppo guidato da Andrew Tallon del Vassar College ha eseguito ripetute scansioni laser di Notre Dame in oltre 50 punti all’interno e all’esterno della cattedrale per un totale di oltre un miliardo di misurazioni: il risultato del lavoro è una mappa 3D talmente dettagliata da avere un margine di errore di appena 5 millimetri.

L’autore della copia 3D di Notre Dame morto nel 2018

Andrew Tallon è morto nel novembre 2018 a soli 49 anni, lasciando in eredità il suo straordinario lavoro, senza sapere nulla del nobile scopo per cui sarebbe stato utilizzato. Secondo quanto riportato da National Geographic, il collega Stephen Murray aveva descritto Tallon come un uomo “capace di combinare una straordinaria comprensione della tecnologia con un’ampia visione umanistica che uno si augura di trovare in tutti gli storici”. La grande dedizione mostrata dallo storico dell’arte ha permesso di capire nei dettagli alcuni misteri della costruzione di Notre Dame, come ad esempio quelli relativi alla progettazione delle arcate. Tra gli elementi che potrebbero aiutare i lavori di ricostruzione della cattedrale francese c’è, a sorpresa, anche il videogioco Assassin’s Creed: Unity, che grazie all’opera della senior artist Caroline Miousse contiene una fedele riproduzione della chiesa gotica. 

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