Un team del Centro Nazionale di ricerca scientifica francese ha scoperto che la particolare pigmentazione del pesce pagliaccio è funzionale a una corretta identificazione tra le differenti specie
Il pesce Pagliaccio, scientificamente denominato Amphiprion ocellaris, prende il suo nome dalla particolare colorazione che lo contraddistingue. Quest’ultima dipende dal melanismo, un eccesso di pigmentazione, e varia dal rosa, al giallo, all’arancio scuro. È uno degli abitanti più affascinanti dei mari tropicali, reso famoso dal film ‘Alla ricerca di Nemo’. Popola soprattutto le barriere coralline nei bassi fondali dell’Oceano Indiano e del Pacifico. È anche chiamato pesce anemone per il rapporto di simbiosi che instaura con questo organismo che gli offre dimora. In cambio di protezione si occupa della pulizia dell’ospitante da diversi parassiti e intrusi. Alcune caratteristiche specie di Amphiprion ocellaris sono dotate di linee verticali bianche o di alcune parti di colorazione nera. Da quanto è emerso da un recente studio, ci sarebbe una precisa ragione che spiega la presenza nel pesce pagliaccio di queste caratteristiche righe pigmentate.
Strisce del pesce pagliaccio
Un team del Centro Nazionale di ricerca scientifica francese ha scoperto che la sua particolare colorazione è funzionale a una corretta identificazione tra le differenti specie. La ricerca, pubblicata sulla rivista Bmc Biology, ha studiato dettagliatamente lo sviluppo delle strisce sul corpo dell’Amphiprion ocellaris e il loro ruolo fondamentale nell’organizzazione sociale. Gli scienziati hanno analizzato la storia evolutiva di questo singolare animale, riuscendo a rilevare che le tre linee presenti nel pesce pagliaccio attuale contraddistinguevano anche il suo primario antenato.
Iridofori, cellule pigmentate
Le strisce devono la loro colorazione alla presenza di cellule pigmentate, scientificamente denominate iridofori, che contengono dei cristalli riflettenti. Compaiono singolarmente nell’arco temporale che intercorre tra lo stadio larvale e la gioventù. Il loro sviluppo inizia dal principio della testa per poi terminare vicino alla coda. Alcune linee possono, inoltre, scomparire seguendo il verso contrario rispetto a quello della loro apparizione, tra l’adolescenza e l’età adulta. Talune specie attuali hanno perso, nel corso dell’evoluzione, la presenza delle linee colorate acquisendo i colori tipici dei pesci pagliacci moderni.