Dal 1958 l'agenzia porta avanti il sogno spaziale degli Stati Uniti. Dallo sbarco sulla Luna alla ricerca di pianeti simili alla Terra, passando per le prime esplorazioni su Marte, ripercorriamo le tappe più significative della corsa americana allo spazio
È il 29 luglio del 1958. È passato quasi un anno da quando l'Unione Sovietica ha lanciato il primo satellite nello spazio, lo Sputnik. In tempo di Guerra Fredda, uno smacco per gli Stati Uniti, che, preoccupati anche per la sicurezza nazionale, non possono "lasciare passare quella sfida" e decidono di avviare la corsa per dimostrare la propria superiorità tecnologica nello spazio. In quel giorno, così, il presidente americano Dwight Eisenhower firma l'atto di nascita della Nasa. National Aeronautics and Space Administration: è questo il nome scelto per l’agenzia governativa responsabile del programma spaziale degli Stati Uniti. Tra inciampi - l’Urss precederà gli Usa anche nel mandare il primo uomo nello spazio (Yuri Gagarin) - grandi successi, tragedie, balzi tecnologici e pagine entrate a far parte dell’immaginario collettivo, ecco alcuni tra i momenti più importanti della storia della Nasa (TUTTI GLI ANNUNCI SU TWITTER).
Nel 1958 parte l'avventura con Explorer 1
La prima risposta all’Urss arriva nel gennaio 1958 con il satellite Explorer 1, lanciato da un team diretto da Wernher von Braun, che aveva lavorato ai razzi nazisti durante la Seconda guerra mondiale e fu il padre dei missili che bombardarono Londra. Da subito il programma della Nasa si concentra sulla possibilità di missioni umane nello spazio. E 60 anni più tardi, l'agenzia torna a guardare alla Luna, continuando a puntare al Pianeta Rosso: "Vi torneremo per preparare l'esplorazione umana di Marte", dice, mentre continua la caccia alla vita nel cosmo, provando sempre a rispondere alla domanda "siamo soli nell'universo?". Explorer 1 viene lanciato nello spazio il 31 gennaio del 1958: è il primo satellite lanciato con successo dagli Usa e la risposta al lancio russo dello Sputnik 1. È progettato, costruito e gestito dal Nasa Jet Propulsion Laboratory, e ha a bordo uno strumento per la rilevazione dei raggi cosmici.
1961, la scelta di Houston come sede del Manned Spacecraft Center
“Houston, abbiamo un problema”. La celebre frase, pronunciata durante l’incidente dell’Apollo 13, non sarebbe passata alla storia se non fosse mai avvenuto il fatto del 19 settembre del 1961. Quel giorno, infatti, l'amministratore della Nasa Webb annuncia che il sito del Nasa Center dedicato al volo spaziale umano sarebbe stato a Houston, in Texas. Il “Manned Spacecraft Center” verrà ribattezzato “Lyndon B. Johnson Space Center” nel 1973.
1961, il primo volo con equipaggio
Il 5 maggio del 1961 l'astronauta Alan Shepard, nella capsula spaziale Freedom 7, è il primo statunitense a volare nello spazio. Viene lanciato con la missione Mercury 3. È un volo balistico partito da Cape Canaveral. Shepard viene poi recuperato in mare.
1965, la prima passeggiata spaziale
Durante la missione Gemini 4, Edward H. White diventa il primo americano a compiere una passeggiata nello spazio: è il 3 giugno del 1965. Nel 1984 Bruce McCandless diventerà invece il primo uomo a fluttuare liberamente nello spazio senza alcun cavo di collegamento a un veicolo spaziale.
1969, Apollo 11: lo sbarco sulla Luna
"Un grande passo per l'umanità" consegnato alla storia: Apollo 11 è la prima missione con equipaggio ad atterrare sulla Luna, il 20 luglio 1969. Alle ore 22:17 (in Italia) Neil Armstrong è il primo uomo a toccare il suolo lunare. Lo segue Buzz Aldrin il giorno successivo. Viene così portato a compimento quanto chiesto da John Fitzgerald Kennedy nel maggio del 1961.
1970, il disastro Apollo 13
Il 17 aprile del 1970 è ricordato come uno dei più grossi fiaschi della Nasa: la missione Apollo 13. L'equipaggio si salva e riesce a tornare a casa, dopo che a 56 ore dal lancio la rottura di un serbatoio dell'ossigeno causa molti problemi a diversi sistemi a bordo e mette fine a ogni ipotesi di allunaggio.
1974, il sogno Marte è più vicino
Insieme alla Luna, è Marte l’altra conquista che affascina l’uomo. Una tappa fondamentale dell’esplorazione del Pianeta Rosso sono le sonde gemelle Viking (un orbiter e un lander) della Nasa, lanciate nell’estate del 1975. Le due sonde sono le prime ad atterrare sulla superficie di Marte e a inviare immagini a colori (di paesaggi per lo più desertici) e dettagliati dati scientifici dal Pianeta Rosso, riuscendo a mapparne il 97% della superficie.
1981, inizia l’era Space Shuttle
Dopo l'era delle missioni Apollo terminate nel 1972, l'altra grande stagione di voli umani nello spazio comincia nel 1981 con il programma Space Shuttle. La prima astronave costruita nella storia, che andrà in pensione nel 2010 per tornare a capsule più tradizionali. Uno dei meriti dello shuttle, un progetto costoso con punti deboli messi in luce dai disastri di Challenger nel 1986 e di Columbia nel 2003, è stato l'aver contribuito alla costruzione della stazione spaziale internazionale, iniziata nel 1998.
1983, la prima donna nello spazio
Sally Ride prese parte il 18 giugno 1983 alla missione spaziale STS-7 nel programma Space Shuttle. È la prima donna statunitense a volare nello spazio. Anche se, di nuovo, i sovietici erano arrivati in anticipo, esattamente venti anni prima, con Valentina Tereshkova a bordo del Vostock 6.
1990, il lancio del telescopio Hubble
È diventata una figura iconica, quasi mitologica: il telescopio spaziale Hubble viene posizionato in orbita con la missione STS-31 dello Space Shuttle Discovery, a seguito del lancio avvenuto il 24 aprile del 1990. La Nasa lo definisce "più di uno strumento scientifico, un'icona culturale" le cui bellissime immagini hanno cambiato la comprensione che abbiamo dell'universo. Dopo 28 anni è ancora attivo.
1998, la prima missione per l’assemblaggio della Iss
Il 4 dicembre 1998 lo Space Shuttle Endeavour porta in orbita gli astronauti che contribuiranno alla costruzione della Stazione spaziale internazionale, unione di diversi progetti di stazioni spaziali nazionali. L’assemblaggio avviene attraverso bracci robotici e attività extraveicolare. Il 6 dicembre del 1998 l'equipaggio della missione STS-88 comincia la costruzione della stazione, congiungendo il modulo Unity al modulo russo Zarya già in orbita.
2009, alla ricerca di pianeti simili alla Terra
Un altro grande punto di domanda delle esplorazioni spaziali: esistono pianeti simili alla Terra che possono ospitare la vita? Nel marzo 2009 la Nasa lancia la missione Kepler, un telescopio che si propone di dare risposte fondate a questa domanda. Obiettivo è la ricerca e conferma di pianeti simili alla Terra in orbita attorno a stelle diverse dal Sole (esopianeti). Nel 2013 Kepler è stato sostituito dal suo successore K2. Questi telescopi hanno scoperto rispettivamente oltre 2300 e 323 esopianeti. L’erede della missione Kepler è Tess, lanciato nell’aprile 2018.
2012, Curiosity atterra su Marte
Il robot Curiosity è un fiore all'occhiello della Nasa per quanto riguarda l'esplorazione di Marte. Decollato da Cape Canaveral il 26 novembre 2011, è “atterrato” sul Pianeta Rosso il 5 agosto 2012. Da allora invia alla Terra immagini e analisi della superficie di Marte, ed è diventato un punto di riferimento nello studio del pianeta e della possibilità che sia in grado di ospitare forme di vita.
2017-2018, il “Twins study”
Due gemelli astronauti: uno (Mark Kelly) sulla Terra, l'altro (Scott Kelly) nello spazio, per quasi un anno a bordo della Stazione spaziale internazionale. Il Twins Study, frutto di una cooperazione più vasta tra Nasa ed enti di ricerca, è il primo studio volto a confrontare i profili molecolari di astronauti gemelli. Lo Human Research Program della Nasa aveva ovviamente già investigato gli effetti del volo spaziale sul corpo in precedenza, ma mai con questo tipo di peculiare opportunità, su 10 ambiti individuati e annunciati il 7 marzo 2014.