"Superluna" di fine anno, appuntamento il 3 dicembre

Scienze
Alcuni scatti della "superluna" di novembre 2016, una delle più spettacolari (Foto: Getty Images)

È l'unica visibile del 2017. Il fenomeno si verifica quando il satellite raggiunge una fase di luna piena in prossimità della sua distanza minima dalla Terra. Lo spettacolo è assicurato 

Tutti con gli occhi all'insù dal pomeriggio del 3 dicembre per ammirare l'unica "superluna" visibile del 2017. Il nostro satellite raggiungerà infatti la fase di luna piena in prossimità del suo perigeo, ovvero della distanza minima dalla Terra lungo la sua orbita ellittica. Il Virtual Telescope riprenderà il fenomeno e lo condividerà in diretta streaming dalle 17 sul suo sito.

La Luna che dà spettacolo

Tra il 3 e il 4 dicembre la Luna apparirà un po' più grande e luminosa del solito, di qui l'appellativo popolare di "superluna". Per gli scienziati si tratta di Luna piena al perigeo: il satellite sarà distante dalla Terra poco più di 357 mila chilometri contro una distanza media di circa 384 mila chilometri. Quella del 3 dicembre, spiega Gianluca Masi, astrofisico e responsabile scientifico del Virtual Telescope Project, "apparirà circa il 7% più grande e un po' più luminosa della media, ma solo un osservatore esperto potrà rendersene conto". Si tratta "di variazioni non proprio eclatanti, che tuttavia aggiungono fascino all'evento, preziosa occasione per ammirare il nostro satellite naturale nel contesto del cielo notturno, un paesaggio sempre più trascurato e dimenticato".

Visione top al tramonto o all'alba

Lo spettacolo della "superluna" è massimo al suo sorgere, quindi al calar del sole, oppure al tramonto del satellite, ossia all'alba. "Durante il crepuscolo", aggiunge Masi, "la luce solare residua consente di ammirare il paesaggio terrestre mentre la Luna piena si alza o cala sull'orizzonte". Al suo sorgere la luna "si proietta dietro palazzi ed elementi del paesaggio, generando la sensazione che il suo disco sia più grande, ma è solo un'illusione ottica, dovuta appunto alla presenza nel campo visivo di termini di paragone". Di notte invece "la sua luce è molto intensa, quasi abbagliante, rispetto a quella molto discreta del panorama".  

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