Perdita dei capelli, stagioni più critiche sarebbero estate e autunno

Scienze
La ricerca conferma precedenti studi sulla calvizie (Foto: Archivio Getty Images)
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Agosto e settembre i mesi più difficili, almeno secondo un nuovo studio pubblicato sul "British Journal of Dermatology"

Un nuovo studio esplora la relazione tra caduta dei capelli e ciclo delle stagioni, evidenziando come estate e autunno siano i periodi più difficili, in particolare per chi già soffre di calvizie incipiente.

Lo studio della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, nel Maryland, pubblicato sulla rivista specializzata "British Journal of Dermatology", è stato condotto con il supporto di Google Trends, che raccoglie gli argomenti di tendenza, i dati e le visualizzazioni del più conosciuto motore di ricerca.

Conferma di studi precedenti

Lo studio ha preso in considerazione le ricerche online legate alla calvizie compiute in otto Stati, che evidenziano un "calo di interesse" degli utenti in primavera, confermando così le precedenti analisi che però si basavano su campioni troppo esigui o su popolazioni di specifiche aree geografiche. Sebbene le cause del legame tra la caduta dei capelli e le variazioni stagionali restino sconosciute, i ricercatori hanno ipotizzato che i fattori scatenanti possano essere l'aumento delle temperature e della luce diurna.

Sviluppi futuri

"Questo studio ha sintetizzato i dati epidemiologici digitali provenienti da entrambi gli emisferi per confermare il sospetto clinico che l'estate e l'autunno siano le stagioni associate alla maggiore perdita dei capelli", spiega Shawn Kwatra, tra gli autori della ricerca. "Questo fatto ha implicazioni nella valutazione dell'efficacia delle terapie – conclude – e le ricerche future serviranno a chiarire ulteriormente questa associazione esaminando la fisiologia del ciclo dei capelli".  

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