I macachi risconoscono rango sociale e relazioni tra parenti

Scienze
Un gruppo di macachi (Getty Images)
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Una ricerca realizzata tra Italia e Germania evidenzia come l'organizzazione di questi primati sia basata sulla gerarchia di dominanza e i rapporti di parentela

I macachi comprendono e riconoscono le relazioni di parentela. È questo il risultato di una ricerca, pubblicata su Royal Society Open Science, dell'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr e del Deutsches Primatenzentrum di Gottinga; che evidenzia come queste scimmie acquisiscano una simile competenza e riescano anche a trarne vantaggio. In pratica si è riusciti ad aprire una finestra nel complesso mondo sociale fatto di interazioni amichevoli o aggressive. Osservando un gruppo di macachi ospitati al Bioparco di Roma, i ricercatori hanno evidenziato che i due cardini della loro organizzazione sono la gerarchia di dominanza e le relazioni di parentela. Gli scienziati dell'Istc-Cnr sono riusciti a comprendere come i primati riescano a identificare i propri familiari e quale sia il vantaggio nel farlo.

Riconoscere attraverso l'osservazione - La nuova ricerca, secondo l'autore dello studio Gabriele Schino dell'Istc-Cnr, contiene due novità rispetto a ciò che già si conosce. "Innanzitutto chiarisce come i macachi, e quindi i primati, acquisiscano questa comprensione della loro propria struttura sociale, delle regole del gruppo in cui vivono. Secondariamente, identifica un vantaggio selettivo da questa loro capacità e quindi contribuisce a spiegarne l'evoluzione". Gli esseri umani, segnala lo scienziato, "riconoscono le relazioni di parentela soprattutto sulla base delle informazioni verbali. Questo è ovviamente impossibile per i primati non umani, i quali devono quindi basarsi sull'osservazione diretta".

 

La logica dei macachi - "Secondo la prima ipotesi, la conoscenza del grado di parentela deriverebbe dall'osservazione di comportamenti caratteristici delle interazioni fra parenti, come l'allattamento". "In base a una seconda ipotesi, - prosegue Schino - i macachi considerano come parenti, i membri che si scambiano più frequentemente interazioni amichevoli. Lo studio ha mostrato che l'ipotesi più corretta è proprio quest'ultima".

Vendette trasversali -
I ricercatori sono giunti a questo risultato studiando il fenomeno della cosiddetta "aggressione ridiretta", per il quale la vittima di un'aggressione scarica la tensione attaccando un terzo individuo. "Molto spesso il terzo individuo è un parente dell'aggressore originale, il che dimostra come la vittima sia in grado di riconoscere i parenti del suo avversario", spiega Schino. Grazie a questo studio, per la prima volta, è stato dimostrato "un vantaggio della competenza sociale, da intendersi come modo attraverso cui la selezione naturale può favorire l'evoluzione di capacità cognitive complesse in ambito sociale" sottolineano gli esperti del Consiglio nazionale delle Ricerche.

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