Malattia endemica: cosa significa? La spiegazione dell'Iss

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Come precisato dall'Istituto Superiore di Sanità sul portale Epicentro, una malattia si considera endemica quando "l’agente responsabile è stabilmente presente e circola nella popolazione, manifestandosi con un numero di casi più o meno elevato ma uniformemente distribuito nel tempo"

Cos'è una malattia endemica? Come spiegato dall'Istituto Superiore di Sanità sul portale Epicentro, una malattia infettiva può manifestarsi in una popolazione in forma epidemica, endemica o sporadica. In particolare, una malattia si considera endemica quando "l’agente responsabile è stabilmente presente e circola nella popolazione, manifestandosi con un numero di casi più o meno elevato ma uniformemente distribuito nel tempo".
Prima di chiarire le diverse forme in cui può manifestarsi una malattia infettiva è opportuno partire dalla sua definizione: è una patologia causata da agenti microbici che entrano in contatto con un individuo, si riproducono e causano un’alterazione funzionale. Come precisato dall'Iss, una malattia infettiva è quindi il risultato della "complessa interazione tra il sistema immunitario e l'organismo estraneo".

Quali sono le cause delle malattie infettive?

Le malattie infettive possono essere causate principalmente da batteri, virus e funghi.
Quando il corpo umano viene a contatto con un germe si difende adottando sistemi di mantenimento del proprio equilibrio interno. Dopo una prima barriera costituita dalla cute e dalle mucose, spetta al sistema immunitario provvedere alle difese contro gli agenti microbici.
Quanto alla trasmissione, le malattie infettive si distinguono in "contagiose" e "non contagiose". Quelle contagiose sono causate da agenti patogeni che, in modo diretto o indiretto, vengono trasmessi ad altri soggetti recettivi. Invece, nelle malattie infettive non contagiose la trasmissione richiede l’intervento di appositi vettori o di particolari circostanze.

Manifestazione delle malattie infettive

Come precisato dall'Iss, dal punto di vista epidemiologico, le malattie infettive hanno caratteristiche diverse di diffusione: ci sono malattie molto contagiose e altre che lo sono meno. In particolare, in base alla suscettibilità della popolazione e alla circolazione del germe, una malattia infettiva può manifestarsi in una popolazione in forma epidemica, endemica o sporadica.

Epidemia

L’epidemia, come riporta l’Iss “si verifica quando un soggetto ammalato contagia più di una persona e il numero dei casi di malattia aumenta rapidamente in breve tempo”. Perché questo sia possibile, è necessario che la popolazione colpita sia costituita da abbastanza soggetti suscettibili all’infezione, provocando “un aumento del numero dei casi oltre l’atteso in una particolare area e in uno specifico intervallo temporale”.

Endemia

Come detto, si parla, invece, di malattia endemica quando l’agente responsabile è stabilmente presente e circola nella popolazione, manifestandosi con un numero di casi più o meno elevato ma uniformemente distribuito nel tempo.

Sporadicità

Il caso sporadico, invece, è quello che si manifesta in una popolazione in cui una certa malattia non è stabilmente presente. Tuttavia, come precisato sul portale Epicentro, "alcune malattie infettive non contagiose, abitualmente sporadiche (come il tetano), sono causate da microrganismi stabilmente presenti nel territorio. In questi casi, i germi sono confinati nei loro serbatoi naturali e solo eccezionalmente penetrano in un ospite umano dando luogo alla malattia".

Il Covid-19 può diventare una malattia endemica?

Sull’eventualità che il Covid-19 possa diventare una malattia endemica si è recentemente espressa Deborah Birx, coordinatrice della task force sul coronavirus con Donald Trump e specializzata in immunologia, ricerca sui vaccini e salute globale, che, dopo 41 anni al servizio del governo federale, ha deciso di abbandonare il settore pubblico. "C’è un gruppo di scienziati che crede che il virus possa diventare endemico. Per il momento io sono ottimista: guardando la curva, vedo un declino più rapido che in passato. Anche in Sudafrica o in Europa nonostante la variante inglese”, ha dichiarato Birx in un'intervista al Corriere della Sera, precisando che “i virus diventano endemici quando c’è una costante disponibilità di ospiti suscettibili ad essi perché il virus cambia per superare l’immunità naturale o indotta dal vaccino oppure perché numeri significativi di persone non hanno immunità né naturale né indotta dal vaccino”.

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