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Guida al vaccino antinfluenzale 2020/2021

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Agenzia Fotogramma)

Il ministero della Salute non ha ancora comunicato quando inizierà la campagna di vaccinazione. Ha però reso noto che il vaccino sarà gratuito per tutte le persone di età pari o superiore ai 60 anni e consigliato ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni

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Durante la stagione influenzale 2020-2021, il vaccino antinfluenzale svolgerà un ruolo cruciale: non solo permetterà a molte persone di evitare la malattia, ma ridurrà anche la pressione sugli ospedali, che potrebbero dover far fronte a un ulteriore incremento dei casi di Covid-19. Per il momento il ministero della Salute non ha ancora comunicato quando inizierà la campagna di vaccinazione. Negli ultimi anni si è sempre svolta da metà ottobre a metà dicembre, ma quest’anno, come anticipato da Giovanni Rezza, potrebbe prendere il via con un mese di anticipo. Nel 2019, Paolo Bonnani, coordinatore scientifico del Calendario per la Vita, ha spiegato che vaccinarsi entro la fine di novembre, come solitamente consigliato dagli esperti, dà all’organismo il tempo necessario per produrre una risposta immunitaria sufficiente. “Vaccinarsi tra la metà di ottobre e la fine di novembre fornisce una buona protezione dal virus influenzale almeno fino ad aprile-maggio”, ha sottolineato l’esperto.

L’importanza della vaccinazione per gli anziani

Roberto Bernabei, il presidente di Italia Longeva, spiega che per gli anziani è importante vaccinarsi, in quanto sono piuttosto fragili. “L’influenza può far precipitare in una cascata di eventi che può essere addirittura mortale”, sottolinea l’esperto, per poi affermare che il vaccino è uno dei piccoli segreti per una vecchiaia sana.

Quando è possibile vaccinarsi?

Il Ministero della Salute spiega che, sebbene di solito il periodo destinato alla conduzione della campagna di vaccinazione antinfluenzale sia quello autunnale (da metà ottobre a fine dicembre), i medici possono somministrare il vaccino ai pazienti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale. È sempre necessario tenere presente che la risposta immunitaria alla vaccinazione impiega circa due settimane per svilupparsi pienamente. Di conseguenza è opportuno cercare di vaccinarsi prima della diffusione del virus nella comunità.

Chi può vaccinarsi?

Possono sottoporsi alla vaccinazione antiinfluenzale tutte le persone prive di specifiche controindicazioni che desiderano evitare di ammalarsi. È però necessario tenere in considerazione che, in accordo con gli obiettivi della pianificazione sanitaria nazionale, in Italia la vaccinazione è fortemente consigliata, nonché offerta gratuitamente, ai soggetti che, nel caso in cui dovessero contrarre l’influenza, correrebbero un rischio maggiore di andare incontro a complicanze. La lista completa include tutte le donne che all’inizio della stagione influenzale si trovano nel secondo e terzo mese di gravidanza, ogni persona di età pari o superiore a 60 anni, i bambini e gli adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico (che rischierebbero di contrarre la sindrome di Reye in caso di infezione influenzale), gli individui di qualunque età ricoverati presso le strutture per lungodegenti e tutti i soggetti dai 6 mesi ai 65 anni affetti da malattie che aumentano il rischio di complicanze da influenza. Quest’ultimo gruppo include chi soffre di:
• malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (tra cui l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO)
• patologie dell’apparato cardio-circolatorio, incluse le cardiopatie congenite e acquisite
• diabete mellito e di altre patologie metaboliche
• insufficienza renale/surrenale cronica
• malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
• tumori in corso di trattamento chemioterapico
• malattie congenite o acquisite che determinino carente produzione di anticorpi, immunodepressione indotta da farmaci o da HIV
• malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intenstinali
• patologie per le quali sono previsti importanti interventi chirurgici
• patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (come le malattie neuromuscolari)
• le epatopatie croniche

Altre categorie che possono accedere gratuitamente alla vaccinazione

Il vaccino antiinfluenzale è fortemente consigliato e offerto gratuitamente anche a familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze; ai medici e al personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali; alle forze di polizia e ai Vigili del Fuoco; a tutto il personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; ai donatori di sangue.

I bambini devono essere vaccinati?

Oltre a essere un utile mezzo di prevenzione collettiva per i bambini in buone condizioni di salute, la vaccinazione è necessaria per tutti i giovanissimi affetti da patologie che incrementano il rischio di complicanze da influenza. Il vaccino non deve essere somministrato ai bimbi di età inferiore ai 6 mesi. Per la stagione influenzale 2020-2021, il ministero della Salute raccomanda il vaccino per tutti i bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni.

Chi non può essere vaccinato?

Oltre ai bambini di età inferiore ai 6 mesi, non devono essere vaccinati i soggetti che abbiano manifestato una grave reazione allergica a una precedente vaccinazione antinfluenzale. È controindicata anche per chi soffre di una malattia acuta di media o grave entità e per le persone in cui è insorta la sindrome di Guillain-Barrè nelle 6 settimane successive alla somministrazione di una precedente dose di vaccino antinfluenzale.

Dov’è possibile vaccinarsi?

La scelta delle strutture deputate alla vaccinazione è effettuata da ogni Regione e Provincia Autonoma. Partecipano alle attività di vaccinazione i Servizi di vaccinazione dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta.

I donatori di sangue possono vaccinarsi?

Chi dona il sangue può accedere gratuitamente alla vaccinazione, proprio come i medici, il personale sanitario e altre categorie a contatto con soggetti a rischio. Dopo la somministrazione del vaccino è sufficiente attendere due giorni prima di poter tornare a donare il sangue