Influenza, Pregliasco: "Il vaccino è un'opportunità per tutti"

I dati che sono arrivati dall’Australia, dove la stagione invernale si è appena conclusa, evidenziano, per il terzo anno consecutivo, una ampia diffusione dei virus influenzali. Ne parliamo con Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’Irccs ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano. “Quello che si è visto in Australia, dovrebbe poi accadere anche in Europa e in Italia. I virus influenzali girano il mondo seguendo le condizioni metereologiche, che ne facilitano la diffusione. Ci aspettiamo, quindi, circa 16 milioni di contagi dovuti ai virus influenzali A/H3n2 e B/VICTORIA. Ci sono poi altri virus simil influenzali, compreso il virus respiratorio sinciziale anche negli adulti, che stiamo monitorando. Tra il 15% e il 20% della popolazione italiana potrebbe essere colpito nei prossimi mesi. Questa previsione sarà perfezionata nelle prossime settimane, perché è influenzata dall’andamento meteorologico e in particolare delle temperature.” Chi deve vaccinarsi per l’influenza stagionale e quali sono le tempistiche? “A mio avviso, la vaccinazione è una opportunità per tutti, perché l’influenza può determinare anche nei giovani lunghi periodi di blocco nelle attività e perché protegge anche i familiari fragili e i bambini. Certamente è una raccomandazione forte per le persone anziane, per i fragili di ogni età e per i bambini più piccoli. La copertura vaccinale completa avviene dopo 10 giorni circa dalla vaccinazione. Per questo motivo ora è il periodo giusto per vaccinarsi, in modo da essere coperti dalla metà di ottobre e fino ad aprile. A quel punto dell’anno, l’arrivo della primavera rende meno probabile il contagio. Nei mesi invernali, oltre al freddo, si vive di più in ambienti chiusi e con scarsa ventilazione quindi i virus corrono più veloci. Penso anche al Natale quando sarebbe preferibile arrivare con una copertura vaccinale adeguata, visto che sono momenti in cui si viaggia e in cui si trascorre più tempo a contatto anche con parenti anziani e fragili.” La vaccinazione antinfluenzale copre tutte le forme di influenza? “No, perché in circolazione ci sono 262 tipi e sottotipi di virus, e sarebbe impossibile creare un'unica possibilità di protezione. Il vaccino ogni anno viene aggiornato nella composizione sulla base dei virus che il sistema di sorveglianza dell’Oms raccoglie e seleziona. Il vaccino, però, che viene somministrato è efficace all’80% circa per evitare il contagio, e per ridurre in ogni caso i sintomi e le potenziali complicazioni.” Ci sono particolari controindicazioni? “In rarissime condizioni, come quella di aver subito la sindrome di Guillain-Barre è bene non ripetere la vaccinazione. In tutti gli altri casi può solo comparire una leggera febbricola e dolore nel punto di inoculo.” Insieme al vaccino antinfluenzale, ad alcune categorie, viene somministrato anche il vaccino contro lo Pneumococco. Di cosa si tratta? “Si tratta di un batterio che facilmente determina sovra infezioni che provocano polmoniti particolarmente pesanti nei soggetti a rischio. Per questa ragione il vaccino viene offerto insieme a quello per l’influenza. Basta farlo una sola volta nella vita, salvo particolari condizioni di rischio.” Si possono fare più vaccini insieme nella stessa giornata? “Sì assolutamente. Dipende ovviamente dalla storia vaccinale di ogni persona. Oggi esistono vaccini che aiutano a prevenire l’herpes Zoster o richiami contro il tetano che possono essere somministrati nella stessa seduta. “ Stanno aumentando, nelle ultime settimane, i casi di contagio da Sars-cov2. Come si comporta il virus? “Il Covid ormai è endemico e segue un andamento ciclico di salita e di discesa in funzione dell’evidenza di nuove varianti come sta accadendo in questi giorni. Non esiste una stagionalità legata al meteo, ma ha una ciclicità di circa 6 mesi tra una variante e un’altra. Per questa ragione chi si è ammalato, o vaccinato, nel passato dopo qualche tempo torna ad essere suscettibile. Tra poco sarà disponibile il richiamo per le ultime varianti che stanno circolando. È raccomandato per i soggetti a rischio e per i grandi anziani, per i quali il virus può essere ancora letale. Anche questo vaccino può essere inoculato insieme all’antinfluenzale. Bisogna affidarsi al proprio medico di medicina generale, per capire quale è la migliore strategia vaccinale che varia da persona a persona.” Per i bambini è disponibile il vaccino in spray nasale. È efficace? “Si tratta di una formula che, oltre ad essere vantaggiosa nella somministrazione, crea una protezione a livello delle mucose e delle vie respiratorie, mimando l’infezione naturale e la successiva risposta del corpo. È quindi molto efficace e consigliato a quei bambini dai 6 mesi in poi, all’inizio dell’inverno e della stagione scolastica. “ Il virus respiratorio sinciziale, causa di bronchioliti nei più piccoli, ha ora una possibilità di protezione. “Si tratta di un anticorpo monoclonale che protegge per diversi mesi, dalla nascita, che viene offerto gratuitamente a tutti i neonati già dallo scorso anno e che li mette in salvo dal virus fino al termine della stagione invernale. Già abbiamo visto dei dati incoraggianti, con meno ricoveri, da quando è stato offerto a tutti i neonati.”

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Emanuela Ambrosino