Alimentazione senza divieti ma con sane abitudini: i consigli dell'esperta

“Tre alimenti da evitare assolutamente”. “Dieci consigli per dimagrire”. “Cinque cibi che non dovrebbero mai fare parte della vostra alimentazione”. Sui social media, Instagram e Tik Tok su tutti, spopolano i contenuti a tema nutrizione – non sempre promossi da specialisti del settore - che sembrano voler dettare regole precise e definitive per una corretta alimentazione, e soprattutto per perdere peso. Lo strumento più in voga è quello delle liste che fungono da in o out: questo si può mangiare, quello no. Eppure il meccanismo che mette in contrapposizione un cibo consigliato da uno proibito può rivelarsi rischioso, oltre che illusorio. I social sono frequentati da milioni di persone di sesso ed età diverse, e molte di queste fanno i conti con patologie e condizioni croniche disparate. Diversissime quindi le loro esigenze, così come quelle per persone che soffrono di Disturbi del Comportamento Alimentare. Insomma, promuovere in assoluto un alimento o demonizzarlo non è una buona pratica per educare a una sana alimentazione. Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Maria Grazia Carbonelli, Direttrice dell’Unità Operativa di Dietologia dell'Ospedale San Camillo di Roma, che ricorda come il segreto stia sempre nella misura, e che non esistono cibi miracolosi per perdere peso: solo buone abitudini. Sui social media incappiamo quotidianamente nei contenuti di professionisti della nutrizione che consigliano o sconsigliano determinati alimenti. Che ne pensa? Sottolineo che occorre prestare molta attenzione alle fonti delle informazioni che devono provenire sempre da personale qualificato. Purtroppo su questi argomenti si leggono notizie poco scientifiche che possono anche essere pericolose per la salute di chi legge. Anche promuovere o demonizzare certi alimenti sui social può essere pericoloso per alcuni utenti? Generalizzare è possibile? Demonizzare categorie di alimenti, o promuovere soltanto alcuni cibi a sfavore di altri, è sconsigliato e può generare una selettività di scelte alimentari che può portare le persone che fruiscono di quei contenuti ad “avvicinarsi” ad alcuni disturbi del comportamento alimentare, e questo accade specie negli adolescenti. Bisogna invece stimolare un consumo ragionato e consapevole. Va tenuto a mente che non esistono cibi proibiti Usare poco sale, e preferibilmente iodato Evitare l’uso dannoso e pericoloso dell’alcol, che può provocare malattie del fegato e dell’apparato cardiovascolare. I carboidrati vengono da sempre demonizzati: perché? Perché le diete povere di carboidrati fanno dimagrire più velocemente, ma sono anche più difficili da seguire. Va tenuto a mente che invece una quota di carboidrati - come pasta e pane, meglio se integrali - va assunta ad ogni pasto . Le farine bianche andrebbero evitate? Sì, sarebbe meglio usare farine integrali che impattano in misura minore sulla glicemia. Quali buoni abitudini si possono adottare a tavola per prevenire il diabete di tipo 2? Il diabete di tipo 2 è la principale complicanza dell’obesità: quindi mantenere un giusto peso con una dieta equilibrata ed una regolare attività fisica ci permette di prevenirlo. Parlando di bambini, può essere più complicato educarli a una corretta alimentazione priva di merendine e succhi di frutta. Che consiglio possiamo dare ai genitori? Innanzitutto, è importante che i ragazzi facciano cinque pasti al giorno: colazione, pranzo, cena e due spuntini: uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio. Per lo spuntino sono consigliabili la frutta fresca, il latte, lo yogurt o anche un piccolo panino o un toast. Da bere, al posto delle bevande zuccherate, il dissetante migliore è l’acqua. Come – e soprattutto dove - si può imparare una corretta educazione alimentare? Esistono vari semplici metodi per mostrare anche ai bambini in cosa consiste una giusta porzione di alimenti, come la composizione giusta dei piatti: e sarebbe importante che nelle scuole venissero insegnate ai ragazzi e alle ragazze le regole alimentari per una sana alimentazione.