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Padova, nasce senza sistema immunitario: salvato dalle cellule staminali del padre

Salute e Benessere
©Getty

Grazie allo screening neonatale esteso è stato individuato a Padova il primo caso di immunodeficienza severa combinata (SCID) nel piccolo Giacomo trattato con successo tramite trapianto di cellule ematopoietiche

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Un bimbo nato senza difese immunitarie è stato salvato grazie al trapianto delle cellule staminali del padre. E’ accaduto all’ospedale dell’Università di Padova dove è stato effettuato il primo trapianto di cellule ematopoietiche in Veneto su un neonato dopo la diagnosi di immunodeficienza severa (Scid) fatta grazie allo screening neonatale esteso.  

Lo screening neonatale

Con lo screening neonatale viene prelavata una goccia di sangue dal tallone del neonato, tra le 48 e le 72 ore di vita, per diagnosticare alcune malattie rare. Tra queste c’è la Scid (immunodeficienza combinata grave). Si tratta di una malattia rara che provoca frequenti episodi infettivi gravi. Giacomo, il  bambino nato completamente privo di difese immunitarie ed esposto a qualunque infezione potenzialmente letale, è stato salvato grazie alla diagnosi neonatale che ha permesso all’equipe di neonatologia dell’ospedale di Padova di intervenire subito tramite trapianto di cellule ematopoietiche donate dal padre Nicola. La notizia ha fatto il giro del mondo. Il piccolo ora sta bene. 

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