Covid, Vaia a Sky TG24: “Contagi inferiori al previsto. Obiettivo proteggere i fragili”

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La situazione, spiega il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, è sotto controllo anche grazie al consolidamento della cosiddetta "immunità ibrida": "Si tratta della somma virtuosa fra un alto tasso vaccinazione, che in Italia c’è stato, e il contagio determinato dalle varianti. Queste ultime, rinnovano un virus e lo rendono ancora contagioso, ma non necessariamente più patogeno"

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Il Covid è presente ma sta provocando “contagi inferiori a quanto previsto”. Non sfonda, nonostante stia circolando. La situazione perciò “non è allarmante, e l’obiettivo resta proteggere i fragili”. Lo ha detto Francesco Vaia, il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, ospite a Sky TG24.

Contagi in aumento, ma poca pressione su ospedali

“I dati che abbiamo sono migliori del previsto. Era attesa una crescita sia del Covid sia delle altre malattie respiratorie in vista dell’arrivo dell’autunno e delle riaperture delle scuole. Una risalita c’è stata anche nel corso di questa settimana, ma non ha un impatto importante sugli ospedali: e questo, senza dubbio, è il dato più significativo”, ha aggiunto Vaia.

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Immunità ibrida

La situazione è sotto controllo anche grazie al consolidamento della cosiddetta “immunità ibrida”: “Si tratta della somma virtuosa fra un alto tasso vaccinazione, e il contagio determinato dalle varianti”, prosegue Vaia. “Queste ultime rinnovano un virus e lo rendono ancora contagioso, ma non necessariamente più patogeno. Lo abbiamo visto da Omicron in poi. Ecco perché l’impatto sugli ospedali è molto meno rilevante. Voglio usare un termine calcistico per spiegare meglio il quadro: possiamo dire che il Covid è presente, ma non sfonda”. L'esperto precisa infine che la malattia non si manifesta in modo grave se colpisce persone sane e adulte, mentre avrà effetti più pesanti sulle fasce anagrafiche più avanti con l’età. Per proteggere queste ultime è perciò necessaria maggiore attenzione.

Coordinamento ministeriale

Vaia si è espresso anche in merito alla condizione del Servizio sanitario nazionale: “Anche il ministro (della Salute, Schillaci ndr) ha avvertito l’esigenza di avere maggiori finanziamenti. Allo stesso modo, l’appello del capo dello Stato Mattarella su questo tema non deve restare inascoltato. Penso, comunque, che non bisogna tornare indietro: l’autonomia regionale è bene prezioso. E credo sia necessario un maggiore coordinamento ministeriale: una collaborazione più marcata sarebbe molto utile”. 

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