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Carenza farmaci, quali sono le cause che rendono introvabili alcune medicine in farmacia

Salute e Benessere

Sulla penuria pesano anche le materie prime sempre più difficili da trovare e gli effetti della guerra sui trasporti e il caro energia

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La situazione è critica al punto che il ministero della Salute ha istituito un tavolo di lavoro permanente per far fronte alla carenza di farmaci. Le scorte scarseggiano: dai più comuni, come gli antibiotici e gli antipiretici, fino a quelli utilizzati per terapie specifiche, come gli antitumorali e gli anti-ipertensivi, i medicinali scarseggiano. Ci sono fattori correlati come l'impennata dei prezzi dell'energia, ma c’è soprattutto un problema strutturale che riguarda non solo l’Italia ma tutta l’Europa. A causa della sovrapposizione di infezioni Covid e influenza il meccanismo di rifornimento è andato in tilt.

 

Problematica la corsa agli acquisti

E così i fattori si sommano: la richiesta ingente, in alcuni casi la cessata produzione, la discontinuità delle forniture con l’effetto che farmaci come Tachipirina, Efferalgan, Tachifludec, Neoborocillina non si trovano. Come sembrano spariti dalla circolazione l’amoxicillina (un antibiotico generico), alcuni preparati utili per le malattie croniche (ad esempio il Levodopa) e per i pazienti oncologici (lo Zofran) e il Ventolin, necessario a curare l’asma. A determinare le carenze c’è sì una corsa agli acquisti, ma c’è soprattutto un problema strutturale: la dipendenza verso l’Asia, e in particolare la Cina, per le forniture dei principi attivi e, più a monte della filiera, delle materie prime necessarie al packaging, come carta, plastica e alluminio.

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Ricerca di fornitori in India e a Singapore

Negli ultimi mesi, molte aziende italiane stanno cercando di trovare fornitori alternativi, soprattutto in India e a Singapore, con l’obiettivo a lungo termine di riportare in Italia almeno una parte della produzione. A incidere, nel farmaceutico come in altri settori, è stata anche l’impennata dei prezzi di energia e materie prime che si è verificata l’anno scorso. Una crescita che, come ha spiegato nei giorni scorsi il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), Andrea Mandelli, è stata innescata da “una competizione mondiale all’approvvigionamento di materie necessarie per il packaging dei farmaci come plastica, vetro e alluminio”.

 

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