Secondo il ministro della Salute uzbeco, lo sciroppo Doc-1 Max, utilizzato per curare gravi problemi respiratori, conterrebbe "dosi eccessive di glicole etilenico, una sostanza che non dovrebbe essere presente nella formula"
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L'Uzbekistan mette sotto accusa Doc-1 Max, uno sciroppo per la tosse made in India. Secondo le autorità di Tashkent, il medicinale, prodotto dalla casa farmaceutica Marion Biotech di Noida, avrebbe provocato la morte di 18 bambini.
Lo sciroppo conterrebbe glicole etilenico
Stando a quanto riferito dal ministro della Salute uzbeco, il medicinale, utilizzato nel Paese per curare gravi problemi respiratori, conterrebbe "dosi eccessive di glicole etilenico, una sostanza che non dovrebbe essere presente nella formula". In risposta, in una nota, il ministero della Salute indiano ha riferito di essere "in contatto con l'Ente regolatore uzbeco da due giorni", e di avere già provveduto a inviare ispettori nei laboratori della Marion Biotech, che ha la sua sede a Noida, a 50 chilometri da Delhi, nello stato confinante dello Uttar Pradesh, per prelevare campioni dello sciroppo.
Il caso del Gambia
Le accuse, come ricorda il quotidiano "The Hindu", arrivano a pochi giorni dal rapporto finale degli esperti del Gambia che hanno osservato livelli analoghi della stessa sostanza negli sciroppi dell'azienda Maiden Pharma, che avrebbero provocato il decesso di almeno 63 bambini nel Paese.
Lo scorso ottobre, l'Organizzazione mondiale della sanità ha diramato un comunicato nel quale ha riferito l'esistenza di un collegamento tra quattro sciroppi indiani e il decesso dei bambini in Gambia, determinando la sospensione della licenza per l'export della Maiden Pharma. Secondo l'India, tuttavia, l'Oms ha "stabilito una correlazione frettolosa tra le morti e i farmaci indiani".