In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Covid, Paesi poveri: dopo i vaccini esclusi anche dalle cure. La denuncia Oxfam-Emergency

Salute e Benessere
©Getty

A denunciarlo sono le due organizzazioni no profit Oxfam ed Emergency, che lanciano un appello agli Stati membri in vista della riunione dell'Organizzazione Mondiale del Commercio per l'estensione dell'accordo sulla sospensione dei brevetti

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato

 

Secondo un nuovo studio condotto dell’Alleanza popolare internazionale per i Vaccini, i Paesi 'ricchi' si sarebbero già assicurati il triplo delle dosi dell'antivirale anti Covid Paxlovid a dispetto dei Paesi a basso e medio reddito. Questo nonostante i primi rappresentino solo il 16% della popolazione mondiale. A denunciare il dato Oxfam ed Emergency, due organizzazioni no profit riconosciute internazionalmente, parte dell’Alleanza popolare internazionale per i Vaccini. L’antivirale Paxlovid, fortemente raccomandato dall’Oms per ridurre i tassi di ospedalizzazione e mortalità per Covid-19, è prodotto da Pfizer.

La denuncia

 

Secondo le due organizzazioni, per l’anno in corso l’Italia avrebbe prenotato 600mila trattamenti dell’antivirale, utilizzandone finora poco più di 82mila. Mentre la percentuale della popolazione vaccinata nei Paesi poveri è ancora sotto il 20%, nei Paesi ricchi il dato supera il 74%. Tuttavia, solo un quarto degli ordini è destinato ai primi in via di sviluppo. Oxfam ed Emergency, in vista della riunione  dell'Organizzazione Mondiale del Commercio per l'estensione dell'accordo sulla sospensione dei brevetti, in programma per martedì 22 novembre a Ginevra, hanno lanciato un appello agli Stati membri "affinché concordino immediatamente un'estensione della deroga sulle norme di proprietà intellettuale che includa i trattamenti e i test, tale da consentire ai Paesi in via di sviluppo di produrre per i propri cittadini e di esportare, garantendo cure essenziali a prezzi contenuti".

approfondimento

Covid, Gimbe: contagi +15% e intensive +21,7 in 7 giorni

Le parole delle organizzazioni

 

"Nella prima fase della pandemia, anteporre gli interessi economici del settore farmaceutico senza limitare i diritti legati alla tutela della proprietà intellettuale ha causato una enorme disuguaglianza nell'accesso ai vaccini tra Paesi ricchi e poveri, che è costata milioni di vite. Adesso si sta riproponendo lo stesso schema per i trattamenti antivirali. Ancora una volta Pfizer detiene un monopolio che impedisce ai Paesi più poveri di accedere alle cure, essenziali per salvare vite umane e ridurre l'impatto della pandemia su sistemi sanitari già fragili", hanno dichiarato Sara Albiani, policy advisor su salute globale di Oxfam Italia, e Rossella Miccio, presidente di Emergency.