Cibo, le etichette con le calorie non cambiano le abitudini di consumo: lo studio inglese
È quanto emerge da un'indagine condotta dall'Università di Cambridge in 10 mense aziendali nel Regno Unito, dove sono state apposte sui pasti le informazioni relative non solo all'apporto calorico ma anche alla quantità di attività fisica necessaria a smaltire quanto mangiato
Sapere quanti minuti di attività fisica servono per smaltire le calorie contenute in un pasto non sembra influenzare le scelte a tavola dei consumatori. È quanto emerge da uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Cambridge, pubblicato sulla rivista Plos Medicine
GUARDA IL VIDEO: Food&Science Festival 2022, cibo e scienza protagonisti dell'evento a MantovaL’analisi, guidata da James Reynold, del Dipartimento di Salute pubblica e Assistenza sanitaria di base di Cambridge, ha coinvolto dieci mense sul posto di lavoro, in cui i pasti erano stati etichettati non solo con il conteggio delle calorie ma anche con la quantità di attività fisica necessaria a consumarle
Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornatoNel Regno Unito, ha rilevato il team dell’Università di Cambridge, gli adulti sono abituati a consumare fino a un terzo dei pasti fuori casa. Tra i luoghi dove succede più spesso ci sono appunto le mense aziendali, che in genere offrono opzioni alimentari più caloriche rispetto ai cibi preparati a casa
Mangiare cibi croccanti aiuta a introdurre meno calorieDallo scorso aprile, le grandi aziende del Regno Unito che hanno dai 250 dipendenti in su sono tenute a indicare informazioni sulle calorie dei menu che offrono. La misura è stata presa dal governo per combattere il problema dell’obesità. I dati sull’efficacia di questa decisione sono però ancora discordanti
Cos'è e come si calcola il fabbisogno energetico giornalieroPer capirci di più, il gruppo di scienziati di Cambdrige ha raccolto i dati sulla vendita degli stessi pasti prima e dopo l’aggiunta delle etichette con la quantità di attività fisica necessaria a bruciare le calorie contenute in ogni alimento
Frutti rossi: calorie, benefici e proprietàÈ risultato che le scelte dei consumatori non sono state influenzate dalla novità, almeno a livello generale. Tra diverse strutture sono emerse infatti differenze notevoli. Una mensa ha riportato un calo medio di 161 kcal per transazione da quando sono spuntate le etichette con l’indicazione dell’attività fisica, in un’altra c’è stato invece un aumento di 69 kcal. In cinque strutture non sono stati rilevati cambiamenti significativi
“Mostrare la quantità di esercizio necessaria per bruciare calorie non sembra sufficiente a modificare le scelte dei consumatori”, ha detto Reynolds, che riconosce però come la variabilità tra le diverse strutture considerate “suggerisce che altri fattori potrebbero aver influenzato l’efficacia delle etichette”
In futuro sarà quindi importante “cercare di stabilire” quali siano questi fattori che sono andati a influenzare sulle abitudini dei consumatori. “Capire come orientare la popolazione verso un’alimentazione sana – sottolinea Reynolds - è fondamentale per promuovere la salute e contrastare l’obesità"
Secondo i dati forniti dal governo britannico, si stima che l'obesità e i problemi di salute a questa connessi costino allo Stato 6.1 miliardi di sterline ogni anno. Circa due terzi (63%) degli adulti in Inghilterra è sovrappeso o convive con una condizione di obesità. Un bambino su tre esce dalla scuola primaria sovrappeso
Il 79% degli intervistati nell'ambito di un'indagine condotta da Public Health England pensa che indicare quante calorie siano contenute nei cibi e negli alimenti sia necessario
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