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Esofagite eosinofila, bambini: buoni risultati con farmaco dupilumab

Salute e Benessere
©IPA/Fotogramma

Lo ha annunciato Sanofi in una nota. Si tratta di un farmaco già approvato dalla Fda per il trattamento dell'esofagite eosinofila attiva in persone di età pari o superiore a 12 anni

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Verso nuovi possibili passi in avanti nel trattamento dei bambini con esofagite eosinofila attiva (EoE), una malattia infiammatoria cronica che danneggia l'esofago e ne impedisce il corretto funzionamento, compromettendo la capacità di mangiare dei più piccoli e la loro crescita. Risultati incoraggianti arrivano da un nuovo studio di fase 3 che ha valutato l'uso sperimentale del farmaco dupilumab nei bimbi di età compresa tra 1 e 11 anni con EoE. Lo ha annunciato Sanofi in una nota. Si tratta di un farmaco già approvato dalla Fda per il trattamento dell'EoE in persone di età pari o superiore a 12 anni, con un peso minimo di 40 kg (dupilumab 300 mg a cadenza settimanale).

I risultati saranno illustrati alla Fda

I risultati dei test clinici sono stati presentati alla United European Gastroenterology (UEG) Week 2022, e saranno illustrati alle autorità regolatorie di tutto il mondo, a partire dall'Fda.
"L'esofagite eosinofila ha un impatto sulla capacità di mangiare del bambino particolarmente critica nella prima infanzia, quando un sano aumento di peso è vitale per la sua salute e il suo sviluppo a lungo termine", ha riferito Mirna Chehade del Mount Sinai Center for Eosinophilic Disorders. "Questi dati di fase 3 supportano il potenziale di dupilumab nel ridurre il danno esofageo - causato in parte da una sottostante infiammazione di tipo 2 - e hanno dimostrato una capacità di remissione istologica della malattia e segni di aumento di peso che hanno un impatto sul percentile di crescita per i bambini che assumono dupilumab a dosi più elevate", ha aggiunto.

I risultati del test

Nello specifico, dal trial è emerso che tra i bambini trattati con dupilumab, il 68% di chi ha assunto una dose più alta e il 58% dei pazienti a cui è stata somministrata una dose più bassa hanno "raggiunto una significativa remissione istologica della malattia", rispetto al 3% di quelli che assumevano placebo.
Tra il primo gruppo, sono stati anche osservati miglioramenti significativi nei risultati endoscopici anomali dell'esofago, con una riduzione di 3,5 punti rispetto a un aumento di 0,3 punti di quelli che assumevano placebo.
Dupilumab, quando somministrato a dosi più elevate, ha portato anche a una diminuzione dei giorni in cui i bambini hanno manifestato i sintomi della malattia. Infine, da un'analisi esplorativa prespecificata è emerso che dupilumab a dosi più elevate sembra portare a un aumento del peso corporeo per percentile di età pari a 3,09 rispetto al basale, a fronte di  0,29 del gruppo placebo.

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