In pochi giorni sono saliti a 15 i pazienti ricoverati nell'ospedale di Padova. "Alcuni dei pazienti ospitati in terapia intensiva sono relativamente giovani, attorno ai 50-60 anni", ha riferito il direttore generale dell'azienda ospedaliera, Giuseppe Dal Ben
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Salgono i casi di infezione da West Nile Virus in Veneto e aumenta la pressione sulle strutture ospedaliere. All'ospedale di Padova sono attualmente ricoverati 15 pazienti e in pochi giorni è salito a 10 il numero di malati in gravi condizioni in terapia intensiva. Lo ha annunciato l'azienda ospedaliera in una nota.
In terapia intensiva anche pazienti di 50-60 anni
"Alcuni di questi pazienti ospitati in terapia intensiva sono relativamente giovani, attorno ai 50-60 anni. I restanti sono anziani, colpiti duramente da questo virus, che quest'anno sembra particolarmente aggressivo", ha riferito il direttore generale dell'Azienda Ospedale Università Padova, Giuseppe Dal Ben, per poi ribadire l'importanza delle misure di contenimento del contagio dall'infezione, trasmessa quasi esclusivamente dalle zanzare comuni, quelle delle specie culex pipiens. "Consigliamo grande attenzione e di adottare le più elementari misure di contenimento del contagio come l'uso di repellenti, l'evitare luoghi all'aperto nei pressi di acque stagnanti e possibili ambienti a rischio, e l'uso di vestiti a maniche lunghe", ha aggiunto il direttore generale dell'Azienda Ospedale Università Padova.
West Nile, Iss: in Italia da giugno 230 casi e 13 decessi
In base agli ultimi dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), da inizio giugno allo scorso 18 agosto in Italia sono stati confermati 230 casi di infezione da West Nile Virus nell'uomo e 13 decessi. Dei 230 casi, "127 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (dei quali 14 Piemonte, 8 Lombardia, 71 Veneto, 3 Friuli-Venezia Giulia, 29 Emilia-Romagna, 1 Toscana, 1 Sardegna), 37 sono stati casi identificati in donatori di sangue (5 Piemonte, 5 Lombardia, 18 Veneto,9 Emilia-Romagna), 63 casi di febbre (1 Piemonte, 4 Lombardia, 55 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia, 2 Emilia-Romagna) e 3 sintomatici (Veneto)", ha riferito l'Iss.