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Nuova forma di epatite acuta nei bambini, ecco cosa sappiamo

Salute e Benessere
©Ansa

Al momento la causa di queste epatiti rimane sconosciuta. Le autorità sanitarie hanno alzato il livello di attenzione invitando a segnalare tempestivamente qualsiasi quadro clinico sospetto

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Giorno dopo giorno cresce, in Europa, l'allarme per la misteriosa epatite che sta colpendo i bambini sotto i 10 anni di età, in alcuni casi con forme talmente gravi da provocare un'insufficienza d'organo. Dopo il primo allarme di inizio aprile dal Regno Unito, sono stati segnalati decine di casi simili, sia negli Stati Uniti che in Europa. Al momento la causa di queste epatiti rimane sconosciuta, e le autorità sanitarie hanno alzato il livello di attenzione invitando a segnalare tempestivamente qualsiasi quadro clinico sospetto. (EPATITE ACUTA NEI BIMBI, NUOVI CASI REGISTRATI IN EUROPA E USA)

Sintomi

Come ha spiegato Giuseppe Maggiore, primario di Epatogastroenterologia e Nutrizione dell'ospedale Bambino Gesù, all'Agi, i sintomi sono molto riconoscibili. "L'epatite acuta si manifesta con febbre e disturbi gastrointestinali, ma soprattutto il bambino assume un colore giallo", ha spiegato. Nei casi diagnosticati "ci sono state guarigioni spontanee, nelle quali gli epatociti si sono rigenerati. In altri casi invece il fegato non è riuscito a recuperare il danno e si è reso necessario un trapianto", ha aggiunto, raccomandando alla comunità medica la massima attenzione riguardo i casi di epatite pediatrica. Il professore, in una recente intervista a Sky TG24 ha inoltre escluso un legame con la malattia da Covid-19 e soprattutto ha invitato ad evitare qualsiasi collegamento con il vaccino anti-Covid che, somministrato a pazienti con malattie gravi o autoimmuni del fegato, e persino pazienti trapiantati di fegato, non ha mai provocato eventi avversi o effetti collaterali.

Il possibile ruolo degli adenovirus e gli effetti del lockdown

Quanto alle possibili cause, gli esperti britannici che si stanno occupando di questo fenomeno hanno avanzato l’ipotesi che i diversi lockdown messi in atto per frenare la diffusione del Covid potrebbero aver influito su questi casi, indebolendo l’immunità dei bambini, così a maggior rischio di contrarre un adenovirus. Si tratta di una famiglia di virus comuni che di solito provocano raffreddori lievi, vomito e diarrea. Stando a quanto comunicato dall'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA) circa il 77% dei bambini in Gran Bretagna è risultato positivo anche ad un adenovirus.
Quanto ai possibili effetti dei lockdown secondo gli esperti della Public Health Scotland, Kimberly Marsh, potrebbero esserci molto bambini definiti “immunologicamente naif” nei confronti del virus, proprio a causa delle restrizioni. “Le ipotesi principali sono incentrate sull'adenovirus: una nuova variante con una sindrome clinica distinta o una variante che circola regolarmente che ha un impatto più grave sui bambini più piccoli immunologicamente ingenui”, hanno rilevato gli esperti. “L'ultimo scenario potrebbe essere il risultato di una ristretta mescolanza sociale durante la pandemia”, hanno spiegato ancora, mentre altri specialisti hanno affermato che la causa potrebbe essere stata rappresentata da un virus che ha acquisito “mutazioni insolite”.

La precisazione dell'Oms

Intanto l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha osservato che, sebbene ci sia stato un aumento dell'adenovirus in Gran Bretagna, che si sta diffondendo contemporaneamente al Covid, il ruolo potenziale di quei virus nell'innescare l'epatite non sarebbe chiaro. Alcuni dei bambini sono risultati positivi al coronavirus, ma l'Oms ha affermato che è necessaria l'analisi genetica del virus per determinare l'eventuale presenza di connessioni tra i casi. Sono inoltre in corso test di laboratorio per determinare se la causa potrebbe essere una sostanza chimica o una tossina.

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