Covid, Abrignani: "In due mesi 8mila morti che si potevano evitare con i vaccini"
Salute e BenessereLo ha dichiarato l'immunologo membro del Comitato tecnico scientifico Sergio Abrignani. "Si tratta prevalentemente di ultra cinquantenni senza copertura. Sarebbe meglio mantenere l'obbligo per gli over 50, che scade a metà giugno", ha aggiunto
In due mesi, gennaio e febbraio scorsi, in Italia ci sono state 8mila morti con coronavirus Sars-CoV-2 che si sarebbero potute evitare con la vaccinazione anti-Covid. Lo ha dichiarato in un'intervista concessa a Repubblica l'immunologo membro del Comitato tecnico scientifico Sergio Abrignani. "Si tratta prevalentemente di ultra cinquantenni senza copertura", ha spiegato. Le somministrazioni salvano vite "anche adesso che i decessi sono fortunatamente meno". Per questo, secondo Abrignani sarebbe meglio mantenere l'obbligo per gli over 50, che scade a metà giugno, e continuare ad indossare la mascherina al chiuso. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)
Abrignani: "Il 55% dei deceduti tra gennaio e febbraio non era vaccinato"
In merito ai decessi per Covid tra i no vax, l'immunologo ha sottolineato che il 55% delle 17mila persone decedute con coronavirus dal primo gennaio al 28 febbraio di quest'anno non aveva fatto il vaccino. "Vuol dire più di 9 mila cittadini. Se teniamo conto che il vaccino protegge al 90% dalla malattia grave, ricaviamo che in circa 8 mila potevano salvarsi se si fossero vaccinati", ha spiegato, per poi sottolineare: "Si stima che in Ucraina fino ad ora ci sono stati 2mila morti civili, cioè, in proiezione, 6mila in due mesi. Ecco, da noi nello stesso lasso di tempo il virus ha ucciso di più".
"Con obbligo 500mila over 50 hanno aderito alla vaccinazione"
Quanto agli effetti dell'obbligo della vaccinazione anti-Covid tra gli over 50, l'immunologo ha poi riferito che da "quando è entrato in vigore hanno aderito alla vaccinazione tra i 450 e i 500mila over 50". "Certo, potevano essere di più ma comunque abbiamo risparmiato 1.500 morti. Tutto sta nel vedere che valore attribuiamo alla vita umana", ha aggiunto, spiegando che "i non vaccinati che muoiono hanno prevalentemente più di 50 anni", e che "a gennaio e febbraio sono circa 130 al giorno: è come se quotidianamente fosse caduto un aereo".