In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Covid, il vaccino può influenzare il ciclo mestruale?

Salute e Benessere
©Ansa

Come sottolineato da Elsa Viora, presidente dell’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani, “il vaccino non ha conseguenze negative su mestruazioni, flusso, fertilità e gravidanza. Pertanto, possiamo tranquillizzare le donne che si sono vaccinate o che devono vaccinarsi”. La tesi è stata confermata anche da un editoriale, pubblicato sul “British Medical Journal”, secondo cui la vaccinazione può influire sul ciclo mestruale, ma solo con un lieve ritardo di 24-48 ore rispetto alla data prevista

Condividi:

"Non bisogna banalizzare o sottovalutare le segnalazioni che arrivano dalle donne sulle mestruazioni e su un eventuale ritardo dopo il vaccino. Ma come ha chiarito anche l'Oms il vaccino non ha conseguenze negative su mestruazioni, flusso, fertilità e gravidanza. Pertanto, possiamo tranquillizzare le donne che si sono vaccinate o che devono vaccinarsi”. Lo ha detto, nel corso di un’intervista rilasciata a Fanpage.it, la ginecologa Elsa Viora, presidente di Aogoi, l’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani.

“Piccole alterazioni” che non devono destare preoccupazione

L’esperta, nell’argomentare il suo pensiero, è partita dall’analisi di un recente editoriale firmato da Victoria Male, docente di medicina riproduttiva presso l'Imperial College London, pubblicato sul “British Medical Journal”. Nel testo viene spiegato che, in base ad oltre 36mila segnalazioni raccolte da donne in Gran Bretagna, la vaccinazione contro il Covid-19 può influire sul ciclo mestruale, ma non si tratterebbe altro che di “un lieve ritardo di 24-48 ore rispetto alla data prevista”. In sostanza, si legge, gli studiosi le considerano “piccole alterazioni” che però non devono creare nessun tipo di preoccupazione. Ad esempio, è possibile che il ciclo mestruale arrivi in ritardo o che un mese risulti più abbondanti del normale. “Ad oggi non abbiamo trovato una spiegazione biologica che ci faccia pensare che il vaccino, che induce una risposta immunitaria del nostro organismo, possa modificare il ciclo mestruale”, ha spiegato ancora Viora. “I dati che abbiamo in ogni caso ci dicono che si tratta di uno o al massimo due giorni di ritardo e non si tratta di una modificazione duratura, ma che anzi rientra nel giro di uno o due cicli”. 

Nessuna controindicazione al vaccino

Tra l’altro, ha commentato la presidente di Aogoi, “le modificazioni del ciclo possono avvenire per mille motivi”. In situazioni di forte stress, come quelle conseguenti all’avvento della pandemia, “il vaccino può essere un'ulteriore fonte di preoccupazione. È la prima volta nella storia che una campagna vaccinale ha un impatto mediatico così importante e invasivo”, ha riferito in conclusione Viora. “Il mio parere è che oggi è necessario ascoltare le donne e raccogliere le loro osservazioni con un approccio scientifico, ma allo stesso tempo stemperiamo le ansie. Il vaccino è sicuro e non ci sono controindicazioni”, ha quindi ribadito in conclusione.  

approfondimento

Coronavirus in Italia e nel mondo: news del 9 febbraio