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Tracciata la "mappa" dei geni dell'emicrania. Lo studio

Salute e Benessere
©Getty

Il risultato si deve a una maxi ricerca internazionale, condotta dal consorzio International Headache Genetics Consortium e coordinata dall'Università di Helsinki, che è riuscita ad identificare 123 regioni del genoma associate al disturbo

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Tracciata la "mappa" dei geni dell'emicrania, un disturbo dalle origini ancora in parte sconosciute, ma con una nota predisposizione ereditaria, che colpisce oltre un miliardo di persone nel mondo. Il risultato si deve a un maxi studio internazionale, condotto dal consorzio International Headache Genetics Consortium e coordinato dall'Università di Helsinki, che è riuscito ad identificare 123 regioni del genoma associate al disturbo. Molti dei geni scoperti sono specifici per diversi sottotipi di emicrania, ad esempio per le due forme più comuni, con o senza aura, un fenomeno visivo che spesso precede gli attacchi. I risultati del nuovo studio, pubblicato sulla rivista Nature Genetics, potrebbero aprire la strada allo sviluppo di nuovi trattamenti contro l'emicrania. 

Lo studio su quasi 900mila persone

Nel corso dello studio, i ricercatori hanno analizzato il Dna di 872mila individui, di cui 102mila con emicrania. Sono così riusciti ad osservare che alcune varianti genetiche sono più comuni tra i soggetti che soffrono di emicrania e non si trovano, se non raramente, nel Dna dei soggetti sani di controllo.
"Il nostro studio fornisce la prima opportunità significativa di valutare le componenti genetiche specifiche, distintive e quelle che invece sono condivise tra i due sottotipi più noti dell'emicrania, con e senza aura", ha spiegato l'autore principale dello studio, Heidi Hautakangas. Inoltre, secondo i ricercatori i risultati rappresentano ulteriori prove a sostegno dell'origine neuro-vascolare dell'emicrania. Alcuni dei geni scoperti sono il bersaglio molecolare di due farmaci di recente entrati in uso clinico contro l'emicrania. Potrebbero dunque esserci nuovi potenziali bersagli farmacologici nascosti nelle regioni genomiche scoperte in questo studio.

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