In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Covid, Ricciardi a Sky TG24: “Pandemia in fase delicata, in Italia situazione migliore”

Salute e Benessere

Il consigliere scientifico del ministro della Salute ha chiarito la situazione della risalita dei contagi in Europa. “Per evitare di diventare come gli altri Paesi dobbiamo adottare tutte le misure che abbiamo: vaccino e green pass”, ha dichiarato. Per quanto riguarda l’obbligo vaccinale per tutti: “Da noi non è necessaria una discussione del genere adesso”. Sul vaccino ai bambini: “Importante immunizzarli, sono loro che si ammalano di più con Omicron”

Condividi:

“La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parla di obbligo vaccinale motivata dalla situazione della Germania e del Nord Europa, la situazione nel nostro Paese è diversa e la discussione verrà affrontata caso per caso, ma è logico che lei pensi a un assetto comune nell’Ue”. Lo ha detto Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute, parlando a Sky TG24, riferendosi alla discussione sull’obbligo vaccinale nei Paesi europei. “Da noi in questo momento non esiste una discussione di questo genere. Nei Paesi del Nord e dell’Est Europa la situazione è molto grave, per questo capisco lo stimolo della presidente della Commissione Ue”, ha detto l'esperto. “Purtroppo la pandemia sta continuando, per evitare di diventare come gli altri Paesi dobbiamo adottare tutte le misure che abbiamo: vaccino e green pass, che permette agli immunizzati di continuare a fare la loro vita e funge anche da stimolo. Questa strada è stata presa dall’Italia prima degli altri Paesi e questo spiega la diversa situazione con gli altri Stati d’Europa”, ha dichiarato Ricciardi.

"No obbligo vaccino per i bambini"

“Nessuno pensa all’obbligo di vaccinazione per i bambini. Lo abbiamo fatto per i professionisti che sono a contatto con le persone fragili. Bisognerà fare una campagna attiva per convincere. Purtroppo con la omicron sono loro che si ammalano di più perché non sono coperti e poi diffondono il contagio”, ha detto Ricciardi a proposito della campagna di vaccinazione con Pfizer approvata ieri dall'Aifa per la fascia 5-11 anni.

vedi anche

Vaccino Covid a bambini, via libera dell’Aifa. Si parte il 16 dicembre

“Mascherine all’aperto scelta saggia”

Con l’avvicinarsi del Natale i sindaci di molte città italiane, da Milano a Roma, hanno scelto di emettere ordinanze per gestire i flussi di persone nel centro e gli eventuali assembramenti. Anche in zona bianca, c’è il ritorno dell’obbligo di mascherina anche all’aperto. “Imporre l’obbligo della mascherina all’aperto è una scelta saggia. Il contagio, specialmente con le varianti – che sono più contagiose – avviene anche all’aperto quando non si riesce a rispettare la distanza di sicurezza. In vista delle vacanze, specialmente nelle vie del centro, si vedono scene di assembramento”, ha detto Ricciardi.

vedi anche

Misure anti-Covid, da Milano a Bologna: le ordinanze per il Natale

“Variante Omicron mi preoccupa, attendiamo dati”

“Mi preoccupa la variante Omicron, in Sudafrica si è visto che ha una capacità di contagio 3-4 volte superiore alla Delta che già era molto più contagiosa della Alfa. È un virus che si sta perfezionando per diffondersi e questo può essere molto pericoloso se non ci vacciniamo”, ha dichiarato il professore. “Dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto: vaccinare, continuare con le terze dosi, immunizzare i bambini e convincere chi non è ancora vaccinato”.

leggi anche

Covid, la variante Omicron "buca" i vaccini? Ecco cosa significa

“Plausibile un richiamo annuale come per l’influenza”

“Non abbiamo ancora la certezza che i vaccini riescano a bloccare Omicron, secondo Moderna ci sono dei dubbi, mentre i dati che provengono da Israele - dove vaccinano solo con Pfizer - sembrano buoni”, ha dichiarato Ricciardi, ricordando però che prima serve aspettare i dati definitivi. “È plausibile immaginare un richiamo annuale contro il Covid. La terza dose ci proteggerà per un po’ di mesi, poi quando e se dovremo fare un nuovo richiamo dipenderà dalla diffusione del virus e dalla situazione pandemica”, ha detto a proposito della dose booster. “È molto probabile che dopo il ciclo vaccinale primario dovremo fare dei richiami annuali. Lo facciamo già con il vaccino per l’influenza e non è un fatto strano. È importante però vaccinare tutto il mondo per fermare la diffusione di nuove varianti e il contagio”, ha concluso.

vedi anche

Green pass, cosa succede se vaccinato si contagia