Le misure introdotte dal governo proibiscono le feste private, a eccezione di matrimoni e funerali, impongono la chiusura delle discoteche e stabiliscono che i ristoranti dovranno congedare gli ultimi clienti entro le 23
Per far fronte all’aumento dei contagi, il Belgio ha deciso di introdurre delle nuove restrizioni. La novità è stata comunicata dal premier Alexander De Croo nel corso di una conferenza stampa tenuta al termine di una nuova riunione di concertazione. Il primo ministro ha definito la situazione del Paese “insostenibile”. Le nuove misure proibiscono le feste private, a eccezione di matrimoni e funerali, impongono la chiusura delle discoteche e stabiliscono che i ristoranti dovranno congedare gli ultimi clienti entro le 23. Dal lunedì al venerdì, tutte le attività che si svolgono all’interno potranno tenersi solo se tutti i presenti saranno seduti e rispetteranno il distanziamento sociale. Le competizioni sportive al chiuso potranno proseguire, ma senza pubblico.
La situazione in Belgio
Gli ultimi dati disponibili indicano che in Belgio tra il 16 e il 22 novembre sono state rilevate in media 16.762 nuove infezioni da Sars-CoV-2 al giorno, in crescita del 48% rispetto alla settimana precedente. Nel complesso, dall’inizio della pandemia nel Paese sono stati diagnosticati 1,7 milioni di contagi. Sempre dal 16 al 22 novembre, una media di 35,7 persone ha perso la vita ogni giorno a causa del virus, segnando un aumento del 16% rispetto alla settimana precedente e portando il totale dei morti dall’inizio dell’emergenza a 26.800. L’agenzia di stampa belga, inoltre, rileva che il tasso di positività, su una media di quasi 110.100 test giornalieri, è del 15,9%. Il tasso di riproduzione del virus, invece, è dell’1,12.
Inoltre, i dati diffusi dall’Istituto di sanità pubblica di Sciensano indicano che tra il 19 e il 25 novembre si sono verificati, in media, 303,6 ricoveri ospedalieri al giorno a causa del Covid, con un aumento del 22% rispetto al periodo di riferimento precedente. Al momento sono 3.462 i pazienti ricoverati a causa del coronavirus, 669 dei quali si trovano in terapia intensiva.