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Covid, Bill Gates investe nel vaccino italiano di ReiThera

Salute e Benessere
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L'azienda biotech romana ha annunciato di aver ricevuto un finanziamento di 1,4 milioni di dollari dalla Bill & Melinda Gates Foundation per lo sviluppo di nuovi vaccini basati sulla piattaforma proprietaria GRAd

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Bill Gates investe sul vaccino italiano di ReiThera. L'azienda biotech romana ha annunciato di aver ricevuto un finanziamento di 1,4 milioni di dollari dalla Bill & Melinda Gates Foundation (BMGF) per lo sviluppo di nuovi vaccini basati sulla piattaforma proprietaria GRAd. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Gli obiettivi chiave

Il programma finanziato si concentrerà su due obiettivi chiave: sviluppare vaccini di seconda generazione in grado di fornire una copertura più ampia contro le varianti del coronavirus Sars-CoV-2 che destano preoccupazione, e supportare l'iniziativa contro l'Hiv della Fondazione Bill & Melinda Gates per la generazione di vaccini innovativi.
"Siamo entusiasti che la Bill & Melinda Gates Foundation abbia deciso di investire nella tecnologia di ReiThera", ha commentato Stefano Colloca, Chief Technology Officer e co-fondatore di ReiThera. "Il progetto ci permetterà di accedere alla loro rete di collaboratori scientifici di grande esperienza sfruttando il potenziale della nostra nuova tecnologia del vettore GRAd per lo sviluppo di vaccini necessari sia per le nuove varianti di COVID-19 che per l'Hiv, i quali potrebbero avere un impatto molto positivo sulla vita delle persone nei Paesi a basso e medio reddito", ha aggiunto.

ReiThera e il vaccino contro il Covid-19

ReiThera ha già sviluppato GRAd-COV2, un candidato vaccino contro il Covid-19 che codifica la proteina spike del coronavirus SARS-CoV-2. Come sottolineato nella nota, "recenti studi di fase 1 e 2 hanno dimostrato che è sicuro e ben tollerato in adulti e anziani, così come nei soggetti con comorbidità, con tassi di sieroconversione contro Sars-CoV-2 superiori al 93% dopo una singola dose e oltre il 99% con un regime a due dosi". "Questi risultati supportano un ulteriore sviluppo clinico del candidato vaccino con uno studio di fase 3", ha aggiunto l'azienda.

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