In vista dell’imminente aumento delle temperature, il ministero della Salute ha pubblicato sul proprio sito dieci regole da rispettare per patire meno l’ondata di calore
Le previsioni parlano chiaro: nel corso dei prossimi giorni le temperature si alzeranno, portando i termometri a superare i 35 gradi in tutta Italia. Questa ondata di caldo sarà accompagnata da parecchie insidie, soprattutto per le persone più anziane e fragili. Per aiutare la popolazione ad affrontarla al meglio, il ministero della Salute ha pubblicato sul proprio sito una serie di consigli da seguire per ridurre i rischi ed evitare ogni disturbo. Le regole, dieci in totale, sono state pensate per aiutare tutti a limitare l’esposizione alle temperature elevate, facilitare il raffreddamento del corpo, evitare la disidratazione ecc.
Come combattere il caldo in casa
Per evitare i colpi di calore, il ministero della Salute consiglia di non uscire durante le ore più torride (indicativamente dalle 11:00 alle 18:00), evitando così l’esposizione diretta al sole. Anche al chiuso è possibile prendere alcuni accorgimenti per patire meno il caldo. Per esempio l’uso di tende e/o oscuranti regolabili (persiane, veneziane) consente di bloccare il passaggio della luce solare, lasciando però libero quello dell’aria. In questo modo è possibile rendere gli interni meno caldi. Si può raggiungere un risultato simile anche tramite l’aria condizionata, che però deve essere usata con attenzione, evitando di regolare la temperatura a livelli troppo bassi. Nella maggior parte dei casi sono sufficienti dai 25 ai 27 gradi per garantire il benessere e evitare bruschi sbalzi termici rispetto all’esterno.
Neppure l’uso dei ventilatori meccanici deve essere preso alla leggera. Questi dispositivi accelerano il movimento dell’aria, ma non abbassano la temperatura ambientale: è per questa ragione che il corpo continua a sudare e diventa necessario assumere grandi quantità di liquidi. L’uso del ventilatore diventa poco efficace quando la temperatura interna supera i 32 gradi.
Il consumo di acqua e frutta fresca
Un ottimo modo per combattere il caldo è bere tanta acqua, anche quando non si sente lo stimolo della sete, e mangiare frutta fresca. Tuttavia esistono particolari condizioni di salute per le quali l’assunzione eccessiva di liquidi è controindicata. Chi soffre di malattie cardiache, epatiche o renali, per esempio, deve consultare un medico prima di incrementare il consumo di acqua. Lo stesso vale per chi segue una cura che limita l’assunzione di liquidi o ne favorisce l’eliminazione. Un consiglio valido per tutti, invece, è quello di moderare l’assunzione di bevande contenenti caffeina e di evitare l’alcool. Anche dei pasti leggeri aiutano a combattere il caldo. La digestione, infatti, aumenta la produzione di calore nel corpo, soprattutto in seguito a pranzi o cene abbondanti.
L’abbigliamento adatto
Nelle giornate più calde è opportuno indossare dei vestiti comodi e leggeri, composti da cotone, lino o fibre naturali (quelle sintetiche sono da evitare). Coprire la testa con cappelli leggeri e di colore chiaro è un buon modo per proteggerla dai raggi del sole. Consigliato anche l’uso di occhiali da sole con filtri UV. I genitori devono prestare particolare attenzione all’abbigliamento dei bambini.
Gli spostamenti in automobile
Il ministero della Salute consiglia di ventilare l’abitacolo dell’automobile prima di iniziare un viaggio. Se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione, è bene regolarlo su valori di circa cinque gradi inferiori alla temperatura esterna, evitando di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri. È consigliabile, inoltre, evitare di mettersi in viaggio durante le ore più calde della giornata e avere sempre a portata di mano una scorta d’acqua. I neonati, i bambini e gli animali non devono mai essere lasciati in auto da soli, neppure per brevi periodi.
L’esercizio fisico
Anche gli sportivi più assidui devono cercare di evitare l’esercizio fisico durante le ore più calde della giornata. Durante i vari allenamenti bisogna sempre consumare molti liquidi. L’uso di integratori può rendersi necessario per compensare la perdita di elettroliti in seguito all’esercizio fisico più intenso.
Le categorie a rischio
Bisogna sempre prestare grande attenzione alle persone a maggiore rischio, come gli anziani che vivono da soli o i neonati. In casi estremi potrebbe diventare necessario segnalare ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Negli anziani un campanello d’allarme da non sottovalutare è la riduzione di alcune attività quotidiane, come mangiare o andare in bagno, che può indicare un peggioramento dello stato di salute. Nell caso dei neonati può essere utile tenere sotto controllo la temperatura corporea, abbassandola con una doccia tiepida e, quando possibile, aprendo il pannolino. Chi ha degli animali domestici deve ricordarsi sempre di fornire loro tanta acqua fresca e di lasciarla in una zona ombreggiata.
Infine, gli operatori sanitari, spesso più esposti ai problemi legati al caldo, devono seguire alcuni accorgimenti, tra cui rinfrescarsi e idratarsi ancora prima di iniziare a lavorare.