AstraZeneca, il direttore dell’Aifa Magrini: “È sicuro, continuate a vaccinarvi”
Salute e BenessereIn un’intervista al Corriere della Sera, Magrini invita a “continuare a recarsi ai centri vaccinali con grande tranquillità”. "Non si è mai visto un allarme diventato così ampio sulla base di così pochi dati", ha aggiunto. E ha sottolineato come “milioni di persone sono state trattate in tutto il mondo e non hanno avuto che effetti indesiderati lievi”. Per chi si è immunizzato con il lotto ritirato: “Non c'è motivo di saltare il richiamo”
“Il vaccino di AstraZeneca è sicuro. Il rapporto tra benefici e rischi è estremamente favorevole. Non bisogna averne paura al momento e occorre continuare a recarsi ai centri vaccinali con grande tranquillità”. A cercare di rassicurare gli italiani, dopo la sospensione del siero AstraZeneca in alcuni Paesi e il ritiro di un lotto in Italia, è il direttore dell'Aifa Nicola Magrini (COVID: AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE - CAVALERI: "VACCINO SICURO").
Magrini (Aifa): “Mai visto allarme così ampio sulla base di così pochi dati”
In un'intervista al Corriere della Sera, Magrini sottolinea che "non si è mai visto un allarme diventato così ampio sulla base di così pochi dati". "Milioni di persone – spiega – sono state trattate in tutto il mondo, oltre 10 milioni solo nel Regno Unito, e non hanno avuto che effetti indesiderati lievi, di breve durata. Per quanto riguarda alcune segnalazioni più gravi, incluse alcune morti improvvise o infarti, il nesso di causalità col vaccino non è stato stabilito e sono pertanto da considerare episodi dovuti ad altro".
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“Non c'è alcun motivo di saltare il richiamo”
Riguardo agli accertamenti sui decessi italiani, Magrini continua: "Sarà importante leggere l'esito delle autopsie nel dettaglio. Per almeno un caso è già stata esclusa la relazione diretta col preparato di AstraZeneca. Oggi sarà effettuata l'autopsia sul militare di Augusta. È di primario interesse perché è il caso più ravvicinato alla somministrazione della dose". Poi aggiunge che il lotto al centro degli approfondimenti “è molto grande, circa 500mila dosi, distribuito per metà all'Italia, su tutto il territorio nazionale", ma tranquillizza chi si è già immunizzato: "Gli eventuali effetti indesiderati si sviluppano nei giorni immediatamente successivi all'iniezione, di solito non oltre 48 ore. Non c'è alcun motivo di saltare il richiamo".