Covid-19, Miozzo a Sky TG24: "Curva stabile ma non si sta abbassando"

Salute e Benessere

Lo ha dichiarato il coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts). "Siamo molto preoccupati della potenziale evoluzione, auspichiamo che verso la fine della prossima settimana si possano vedere gli effetti di quelle dolorose restrizioni che abbiamo imposto per il periodo di Natale", ha aggiunto

"Stiamo in piena pandemia, la curva si è stabilizzata non si sta abbassando come auspicheremmo. Il controllo del sistema sanitario sta reggendo: è in sofferenza in
molte Regioni del Paese, però diciamo che la macchina sta perfettamente tenendo". Lo ha dichiarato in un'intervista a Buongiorno, su Sky TG24, Agostino Miozzo, il coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts),  commentando gli ultimi numeri dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus in Italia (LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA). "Siamo molto preoccupati della potenziale evoluzione, auspichiamo che verso la fine della prossima settimana si possano vedere gli effetti di quelle dolorose restrizioni che abbiamo imposto per il periodo di Natale", ha aggiunto.

Miozzo: "Con il virus ci dobbiamo convivere"

 

"La migliore soluzione per la malattia dovrebbe essere il lockdown totale, ma è evidente che noi non possiamo mettere il Paese in lockdown fino alla fine del percorso vaccinale quando avrà raggiunto quella mitica immunità di gregge. Dobbiamo convivere e per farlo ci dobbiamo consentire delle aperture che fanno salire questa curva. Il paese non può morire", ha poi dichiarato il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, sottolineando l'efficacia delle zone rosse.  
"Nelle Regioni che hanno avuto periodi di restrizioni rosse – ha spiegato -  la curva è declinata molto velocemente, nelle Regioni che hanno avuto restrizioni gialle la curva non è declinata velocemente. Più si hanno restrizioni e più si controlla la malattia".

 

Torna la suddivisione per zone di colore: oggi si riunirà cabina di regia

 

Da lunedì 11 gennaio torna la suddivisione dell'Italia per zone di colore in base ai vari indici Rt. Oggi, 8 gennaio, si riunirà la cabina di regia per esaminare i dati sull'andamento dell'epidemia e decidere i “colori” delle Regioni. Si riunirà anche il Comitato Tecnico Scientifico.
Nel sistema di classificazione per colori delle Regioni “è stato proposto di inserire il verde, per dare questo obiettivo di speranza, ma non è ancora stato inserito nelle categorie. Il verde sarebbe per le Regioni che teoricamente sono in una condizione di ritorno alla normalità. In questo momento non credo ce ne siano, però alcune Regioni hanno un’incidenza piuttosto bassa nella trasmissione del virus. Dobbiamo avere un minimo di speranza e cercare la luce in fondo al tunnel”, ha dichiarato Miozzo.

 

Miozzo: "Scuola non è esente da rischi, ma ci si può convivere"

 

In merito al tema tanto dibattuto della riapertura delle scuole, Miozzo ha commentato: "Il ritorno a scuola è un tema a me molto caro. Trovo molto positivo che il dibattito politico sulla scuola abbia raggiunto livelli di attenzione che raramente in passato aveva. Dopodiché dobbiamo considerare le criticità esistenti. La scuola non è esente da rischi ma si può convivere con il rischio. Dobbiamo valutare Regione per Regione, area per area, se le condizioni esterne alla scuola sono state soddisfatte. Se non si entra nella logica del rischio accettabile la scuola resterà chiusa con la didattica a distanza fino a settembre – ottobre, quando l’immunità di gregge sarà raggiunta".
"Siamo partiti da una situazione disastrata nel mondo scolastico, dei trasporti e della sanità. L'emergenza ha messo in evidenza in maniera evidente queste falle", ha poi aggiunto Miozzo.
Per gestire la riapertura delle scuole, "io farei quello che si sta facendo: i governatori si assumono la responsabilità di gestire il proprio territorio", ha concluso il coordinatore del Cts.

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